Cimberio di carattere, anche a Biella centra il successo

Nuovo passo avanti in direzione playoff per la squadra di Recalcati che vince 81-89 dopo un match emozionante. Slay (20 punti) si scatena nell'ultimo quarto e punisce sul campo il rivale Sosa

cimberio varese angelico biella aprile 2010Dal nostro inviato – Tra i due litiganti ne gode uno solo: è grande, grosso e veste la canotta numero 35 della Cimberio. Ronald Slay segna 20 punti, 13 nell’ultimo periodo, e trascina zitto zitto Varese alla quinta vittoria esterna: un risultato (81-89) che per i biancorossi vale un altro pezzetto di playoff mentre per Biella padrona di casa è un’altra spinta verso il baratro. E così Ron-Ron può fare festa, mostrando un’inconsueta tranquillità d’animo di fronte all’altro litigante, il giovane Edgar Sosa, che non contento della gazzarra scatenata nell’ultima amichevole prova a ripetersi a metà partita litigando con Galanda e Recalcati. Un fuoco che per un momento riscalda la mano del play biellese ma che alla lunga finisce per scottarlo, mentre dall’altra parte i suoi pari ruolo Goss, Rannikko e Stipcevic costruiscono uno splendido successo mattone dopo mattone. E poi non si può ignorare il contributo di “don Diego” Fajardo, semplicemente mostruoso con le sue braccia da mulino a vento che portano a terra 16 rimbalzi, a punire ogni errore al tiro dei rossoblu di casa (6/26 dall’arco, Slaughter in formato ectoplasma). La sirena finale consegna una Cimberio a spingere sui pedali addirittura per la volata per il quarto posto, appaiata ora ad Avellino e Treviso: mancano tre partite una sola delle quali a Masnago (contro Montegranaro, dove Pillastrini è sull’orlo dell’esonero). Far festa è ancora vitatissimo, crederci invece è obbligatorio, come prima e più di prima.
 
COLPO D’OCCHIO – Clima caldo al Lauretana Forum, la nuova casa del basket biellese. Aria quasi da derby, rinvigorita dai due precedenti stagionali (uno ufficiale e uno “amichevole”) che danno pepe in più a una sfida tra un’Angelico in lotta salvezza e una Cimberio che cerca i playoff. Tra i più presi di mira Charlie Recalcati, ma non se ne capisce il motivo.
 
PALLA A DUE – Né Righetti né Talts: questo il verdetto del referto iniziale. Se la rinuncia all’ala riminese era scontata, quella al lungo estone toglie fisicità alla Cimberio, completata dai giovani Bernardi e Lenotti. Biella fa invece esordire il lungo Ekperigin, sostituto dell’infortunato Suton. Recalcati parte con Kangur ala piccola, Goss-Rannikko guardie e con la coppia Fajardo-Slay sotto canestro.
 
LA PARTITA – Varese esce dai blocchi alla grande, con due triple di Rannikko che completa anche un “gioco da 4” per il 3-10 iniziale. Anche Fajardo comincia carico a molla e tra rimbalzi e canestri dà un secondo scossone al match. Biella prova a riorganizzare la difesa, trova punti da Chessa e, dopo due infrazioni di Kangur, si riavvicina. Recalcati cambia: dentro Stipcevic e Serapinas mentre Fajardo difende (stoppone a Viggiano) e attacca (gancio e tripla) propiziando l’11-22 dell’8’. I primi punti di Soragna sono replicati da quelli di Kangur e solo una palla persa banalmente da Goss dà un po’ di sollievo all’Angelico, colpita anche da Stipcevic (17-28 al 10’).
Il mini intervallo dà la scossa ai rossoblu che ripartono forte con Soragna e si riportano a -7, anche grazie alla difesa. Stipcevic non ci sta e imbuca da fuori ma Varese paga il terzo fallo di Slay; c’è però Rannikko che prima manda a segno Kangur e poi segna da tre rispondendo a Salyers e Viggiano (25-36). Quel che si temeva accade al 16’: Sosa segna, si scontra con Galanda e riaccende tizzoni mai sopiti che infiammano anche le panchine. Fallo a entrambi ma per Gek è il quarto. La bagarre infiamma Sosa che insieme a Viggiano porta i suoi a -5. Ultimi minuti tesi e conclusi dalla schiacciata di Fajardo per il 40-45.
Si ricomincia con mani prima bollenti e subito dopo gelate: segnano Kangur e Sosa, Rannikko e Chessa; Goss invece prosegue nel momento difficile e Biella si riporta a soli tre punti. Salyers e Sosa falliscono l’aggancio ma Varese tira male e si deve aggrappare a due liberi di Slay e alla prima magia di Goss; il quarto fallo di Ron costringe Recalcati ai tre piccoli che trovano pronto Kangur alla tripla del 51-57. Sotto però Jurak inizia a farsi sentire e viene abbattuto da un antisportivo di Kangur; l’Angelico assapora il sorpasso che si ferma due volte sul ferro ma che arriva con Soragna dall’angolo. Rannikko gestisce male l’ultimo pallone e viene punito dal capitano locale, autore del 60-57 sulla sirena.
 
IL FINALE – La terza tripla di Teemu muove quota 57 ma rischia di restare un centro isolato perché i lunghi dell’Angelico continuano a fare legna. Varese ha in campo Serapinas nel ruolo di sciagura, equilibrata per fortuna da un Fajardo commovente, autore di 4 liberi. Rientra Slay che sbaglia il pareggio ma da lì in poi diventerà un’ira di Dio; Goss intanto infila il nuovo vantaggio allungato da Ron in contropiede (66-69) al 34’. Un assist inatteso di Jurak a Soragna e un errore di Rannikko ridanno fiato all’Angelico ma qui la partita si colora di biancorosso: due triple a rimorchio di Stipcevic e Slay (!) spingono di nuovo Varese a +7, con 3’10” da giocare. Cancellieri prova ad allungare la difesa dopo un time out e un errore di Salyers ma ora i suoi giocatori non trovano più il canestro a differenza di Slay che non perdona. Quando anche Soragna fallisce un facile appoggio pare finita ma Biella si aggrappa al fallo sistematico e a qualche tripla disperata che entra. Goss sbaglia due liberi ma il vantaggio regge perché Stipcevic non fallisce i personali. Poi l’ultimo assalto piemontese si tramuta in contropiede per Slay che non si fa pregare. La sua inchiodata zittisce la curva degli ultras locali, mentre dall’altra parte la GBR scatena la festa. Felice, è il caso di dire, come una Pasqua.
 

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Pubblicato il 23 Aprile 2011
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