Accecato dalla gelosia dà fuoco all’auto dell’amica
Auto in fiamme a Cedrate sabato mattina. Un 33enne pregiudicato ha avuto un alterco con una coppia di amici e avrebbe "punito" la ragazza: è indagato a piede libero
Ha accusato l’amico di volergli rubare la donna: poi, accecato dalla gelosia, ha cercato di aggredire la fidanzata dell’amico, infine poche ore dopo le avrebbe incendiato l’auto. È successo nelle prime ore del giorno a Gallarate, in via Mauri a Cedrate.
Gli agenti del Commissariato di PS sono intervenuti la mattina in via Mauri, a Cedrate, trovando sul posto i Vigili del Fuoco che tentavano di spegnere un incendio appiccato ad una Fiat Cinquecento, con accanto, sul lato destro e sinistro, altre due macchine, danneggiate anch’esse dalle fiamme. I Vigili del Fuoco hanno riferito con certezza che si è trattato di incendio doloso, in quanto a terra, in corrispondenza dello sportellino del serbatoio della FIAT Cinquecento, è stata rinvenuta una lattina completamente bruciata (foto di repertorio).
Un residente della via interessata, attraverso le immagini registrate con il proprio impianto di videosorveglianza privata, ha fatto notare agli agenti la presenza in strada, poco prima, di un’autovettura Opel Corsa, dalla quale era sceso un uomo, abbigliato con pantaloni e scarpe scure e camicia chiara. Questi si era allontanato dall’ autovettura, una prima volta, con in mano uno straccio e poi, una seconda volta, dopo aver prelevato una lattina; infine aveva fatto ritorno alla macchina a passo veloce, rimettendo in moto e allontanandosi. In quest’ ultimo frammento di immagine della registrazione si nota una folata di fumo bianco.
La proprietaria della FIAT Cinquecento distrutta è stata interrogata in commissariato dal fidanzato: i due hanno raccontato che la sera prima erano usciti con un amico e la sua compagna, da poco conviventi, nonostante l’amico fosse ancora sposato. Al termine della serata, l’amico, ubriaco, aveva accusato il fidanzato della proprietaria della Cinquecento di aver avuto una relazione con sua moglie (accuse che lo stesso gli aveva già rivolto tempo prima), afferrando poi per il collo la donna proprietaria dell’auto incendiata. A quel punto, al fine di evitare di trascendere in situazioni pericolose, i due avevano deciso di lasciare l’amico e la compagna, che quella sera erano a bordo di un’autovettura Opel Corsa, di proprietà della compagna, facendo rientro a casa, mentre l’amico continuava a inveire contro di loro, bersagliandoli di sms minacciosi.
Il sospettato, italiano di 33 anni, noto alle Forze di Polizia per reati contro il patrimonio, per rapina e spaccio di stupefacenti, aveva deciso di allontanarsi dalla propria residenza, dove viveva con la moglie, per trasferirsi a Besozzo nell’appartamento della compagna. Pertanto, nel pomeriggio, personale del Commissariato di Gallarate ha effettuato degli appostamenti a Besozzo, presso l’abitazione della compagna dell’uomo dell’Opel Corsa. Finalmente, in serata, i due sono usciti a bordo dell’autovettura segnalata, sono stati fermati e sottoposti a perquisizione che poi è stata estesa anche all’abitazione, dove sono state sequestrate una camicia e delle scarpe, simili a quelle indossate dall’uomo nei filmati della registrazione e a quelli descritti dagli amici, con cui avevano trascorso la serata, ed il telefonino da cui erano stati inviati i messaggi minacciosi. L’uomo, ora indagato in stato di libertà per il reato d’incendio doloso, aveva con sé anche 2,5 gr di hashish, che sono stati sequestrati.
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