C’è la crisi, ma l’oratorio ci salverà

Anche quest'anno tantissimi gli iscritti in tutta la provincia all'oratorio estivo. Prezzi bassi, un luogo protetto e qualche spunto di riflessione. Mamma e papà al lavoro tranquilli

Lo slogan dell’Oratorio estivo 2011 è «Battibaleno – Insegnaci a contare i nostri giorni». E anche quest’anno ha fatto il botto. Tantissimi gli iscritti: oltre 3000 solo in città. Ma in tutta la provincia sono molti, molti di più.
E’ partito lunedì, a scuola appena finita, e si concluderà a metà luglio. Le novità, rispetto agli scorsi anni, non sono molte: una gita alla settimana, giochi, sfide e tornei durante il pomeriggio qualche momento di preghiera e poi incontri con gli oratori vicini.
A seguire orde di ragazzini scatenati, gli animatori, spesso ex frugoletti da oratorio diventati adolescenti e adeguatamenti formati. (nel link l’intervista a don Samuele Marelli, direttore della Fom e responsabile del Servizio per i ragazzi, gli adolescenti e l’oratorio della Diocesi di Milano).

L’oratorio è ormai  il punto di riferimento della famiglie, non solo della nostra Provincia, ovviamente. E non sempre, inutile affannarsi a dire cose diverse, per motivi legati a una scelta etica o religiosa. Lasciare il proprio figlio dalle 7.30 alle 17.45 in oratorio costa intorno ai venti euro o poco più alla settimana, dipende dalla destinazione della gita. Un luogo sicuro, protetto ed economico. Il risultato è che di anno in anno le iscrizioni aumentano.
Eppure le proposte alternative non mancano: ci sono camp estivi organizzati da società di calcio, basket o  da centri privati. Ma i costi sono molto più alti (oscillano tra i 70 euro a settimana ai 120-170 euro). Molti scelgono anche il camp estivo con la squadra dello sport preferito in qualche luogo di villeggiatura dove i bambini si allenano ancora, giocano con i compagni di squadra e vivono insieme notte e giorno. Ma in quel caso si parla di una vacanza vera e propria,  con “costi da vacanza”.
Nel caso dell’oratorio la crisi economica offre però un’occasione unica di aprire le porte anche a chi non frequenta la Chiesa abitualmente: i giovani passano una parte della loro estate giocando ma avendo anche qualche spunto per riflettere e qualcosa resterà. “Ogni momento – spiega il sito della Pastorale Giovanile -, ‘anzi ogni istante, è immediatamente abitato dalla presenza del Signore che ci dice: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Matteo 28, 20). Il suo «stare con noi» riempie il nostro tempo di un significato nuovo per cui ogni azione e ogni situazione possono essere vissute a «tempo pieno»! L’Estate in oratorio sarà una opportunità «unica» in cui imparare a dare valore alle ore e ai minuti, per alzarsi e vivere da protagonisti il nostro tempo e fare dei nostri giorni una «storia» da raccontare!”

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Pubblicato il 17 Giugno 2011
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