
È una tovaglia speciale quella che
Ana Mercês Sota tira fuori dal cassetto ogni volta che ha ospiti a cena. La particolarità sta nel fatto che quando i commensali hanno finito di gustare le sue prelibatezze portoghesi in cambio chiede solo una firma sulla tovaglia. Sulla tovaglia di casa Sota ci sono autografi, formule matematiche e nomi che sanno di terre lontane che poi la padrona di casa provvede a rendere indelebili ricamando il tutto con ago e filo. E così quella tovaglia è diventata la preziosa testimonianza di tante belle serate passate in giro per il mondo. Già, perché
Ana Mercês Sota fa lo chef per passione (
ha scritto anche un libro sulla cucina portoghese) e l’agente della polizia criminale a Lisbona e per l’Interpol. Forse è in missione "gastronomica" a Varese.
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Firmami la tovaglia 4 di 6
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