L’attacco all’Italia è opera della finanza ombra
Secondo Andrea Di Stefano, direttore di "Valori" (mensile di finanza etica e di economia solidale) nella tempesta finanziaria italiana avrebbero giocato un ruolo determinante i mercati alternativi
«La crisi che ha investito l’Italia ha un mandante: la finanza ombra che ha letteralmente stravolto il sistema finanziario borsistico e obbligazionario e rischia di produrre danni incalcolabili». Andrea Di Stefano, direttore di "Valori" (mensile di finanza etica e di economia solidale), in un commento pubblicato sul sito di Banca Etica ha spiegato il meccanismo del traffico di titoli gestito dai mercati "paralleli" e dalle altre piattaforme alternative (in gergo chiamate MTF – Multilateral Trading Facility), che hanno scambiato fino al 50% del valore di alcuni titoli bancari.
Il vero male, secondo Di Stefano, è il ruolo giocato dalla cosiddetta finanza ombra. Borse alternative dove si possono negoziare grandi quantitativi di azioni senza che nessuno riesca a vedere i prezzi intermedi della contrattazione. Si vede solo il prezzo finale, quando i giochi sono fatti.
I cosiddetti Alternative Trading Systems o ATS (il nome ufficiale delle dark pools), che dovrebbero garantire la "best execution", l’esecuzione delle negoziazioni alle migliori condizioni possibili per i clienti. Uno dei principi cardine della Mifid. In pratica, se prima ci si rivolgeva a una banca per comprare 20.000 azioni di Eni, la banca le poteva negoziare solo ai prezzi stabiliti dalla Borsa Italiana. Ora lo può fare anche passando per una borsa alternativa, che offre la possibilità di spuntare prezzi migliori. Ed è su queste piattaforme che è andato in scena l’attacco speculativo nei confronti dell’Italia.
Il vero male, secondo Di Stefano, è il ruolo giocato dalla cosiddetta finanza ombra. Borse alternative dove si possono negoziare grandi quantitativi di azioni senza che nessuno riesca a vedere i prezzi intermedi della contrattazione. Si vede solo il prezzo finale, quando i giochi sono fatti.
I cosiddetti Alternative Trading Systems o ATS (il nome ufficiale delle dark pools), che dovrebbero garantire la "best execution", l’esecuzione delle negoziazioni alle migliori condizioni possibili per i clienti. Uno dei principi cardine della Mifid. In pratica, se prima ci si rivolgeva a una banca per comprare 20.000 azioni di Eni, la banca le poteva negoziare solo ai prezzi stabiliti dalla Borsa Italiana. Ora lo può fare anche passando per una borsa alternativa, che offre la possibilità di spuntare prezzi migliori. Ed è su queste piattaforme che è andato in scena l’attacco speculativo nei confronti dell’Italia.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
flyman su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.