MLE risponde alle accuse dei sindacati

L'operatore di logistica ricostruisce la storia della vicenda: "Problemi nati dentro le cooperative, non in azienda. Noi ci siamo impegnati per riassorbire i lavoratori"

Prosegue la vertenza Air Service-MLE Argol. La MLE Argol, società che opera nella logistica, è la capofila della gestione dell’appalto delle cooperative: pubblichiamo il comunicato con cui risponde alle accuse da parte dei sindacati e in particolare dalla Cub. I lavoratori sono protagonisti in queste ore di proteste e occupazioni.

La nostra Società rileva l’assoluta necessità di correggere e smontare una serie di dichiarazioni e mistificazioni riportate da alcune fonti sindacali che, attraverso un comportamento ad dir poco anacronistico ed irresponsabile, contribuiscono solo a creare confusione in una delicata vicenda che ora dopo ora sta trovando una solida composizione.
MLE il 27 giugno ha risolto il contratto con la Società Expojob, che a sua volta aveva subappaltato l’attività alla cooperativa AirServices, dopo che quest’ultima in data 8 giugno aveva annunciato alle organizzazioni sindacali il termine delle proprie attività per il 30 giugno con la semplice motivazione del contratto “non sostenibile economicamente”.
Ci si preparava insomma all’ennesimo processo di chiusura di una struttura e nascita di una nuova (AirServices nasceva nel 2009 sulle ceneri di un’altra coop) per scaricare debiti e mancati pagamenti senza risolvere i reali problemi strutturali. Processo frutto di logiche interne delle società cooperative e subito da MLE anche in passato: non è un “giochino di MLE- Argol” e la società diffida tutti quelli che asseriscono il contrario!
Verifiche svolte da nostri consulenti, sinora solo parzialmente a causa dalla mancata collaborazione del fornitore, hanno fatto emergere una situazione debitoria nei confronti degli istituti previdenziali e assicurativi per una cifra superiore al milione e mezzo di euro, al netto di sanzioni e interessi. Risultano anche carenze sul fronte retributivo per una mancata applicazione degli ultimi incrementi previsti dal contratto di categoria.
Tale situazione è reale ed espone anche MLE ad un debito nei confronti degli enti previdenziali e assicurativi dello stesso importo. Non crediamo pertanto che MLE abbia bisogno di “tutelare i propri interessi trattenendo i pagamenti ad EXPOJOB a tutela dell’esposizione debitoria creata dalla stessa e dalla propria consociata”.
Air Services ha continuato per mesi a tenersi in pancia un organico di circa 250 dipendenti a full time, con esuberi strutturali endemici, un numero a dir poco fittizio visto il tasso medio di impiego molto basso contrapposto all’elevato numero di risorse realmente impiegate. E’ risultato che ben pochi di questi dipendenti effettivamente lavoravano le ore previste dal loro contratto full-time, realizzando un part-time di fatto.
Air Services ed Expojob non hanno rispettato l’impianto tariffario condiviso e non hanno avviato nei tempi e nei modi più consoni le procedure di salvaguardia occupazionale per i lavoratori in esubero usando tutto il peso della forza lavoro solo per operare ricatti ai danni della nostra azienda. Sottolineiamo che Airservices ha avviato strumentalmente in data 12 Luglio 2011 la procedura di mobilità per tutti i propri lavoratori compresi, non si sa la ragione, anche quelli che già lavorano presso la cooperativa Incontro e quelli che da tempo avevano lasciato il posto di lavoro con la AirServices stessa.
A metodi inqualificabili e tempistiche strumentali, MLE ha dovuto reagire chiudendo la porta ad Expojob/Air Services ed individuando un fornitore alternativo che garantisce l’occupazione a più di 210 dipendenti su Malpensa e Linate, ovvero a circa il 90% dei lavoratori di AirServices, con contratti di lavoro più flessibili in termini di orario e sicuramente più adeguati alle effettive necessità operative, senza contare la serietà e l’affidabilità di una struttura che opera da 19 anni sempre con la stessa ragione sociale e non ha mai avuto problemi legati alla regolarità dei rapporti di lavoro.
Abbiamo confidato nella competenza e nel senso di responsabilità di una parte sindacale che finora ha sostanzialmente risposto al nostro appello e ha consentito di siglare un accordo che è riuscito a realizzare la massima tutela possibile dei livelli occupazionali, la valorizzazione delle competenze professionali acquisite dal personale precedentemente assegnato alle attività in questione, introducendo la flessibilità necessaria atta a garantire la regolare continuità delle attività operative, attraverso la costante ottimizzazione dei processi produttivi e un rapporto trasparente e positivo con il personale.
Uno dei nodi centrali dell’accordo è proprio la pianificazione di un modello organizzativo che ha consentito alla nuova Cooperativa Incontro di assumere a parità di full time equivalenti molte più risorse di quante ne sarebbero servite ove vi fosse stata una assunzione a full-time alla luce degli attuali volumi di traffico. La parziale riduzione di ore, spalmata secondo logiche condivise sui lavoratori regolarmente contrattualizzati, ha avuto l’effetto di far salire decisamente il numero dei dipendenti assorbiti, minimizzando l’impatto della non occupazione a circa 30 risorse, che devono trovare nelle procedure di mobilità da attivarsi a cura di AirServices e negli ammortizzatori sociali l’aiuto necessario in questi casi.
Si tratta di elementi certi e riscontrabili che abbiamo avuto modo di rappresentare anche direttamente ai lavoratori, per i quali restano sempre aperte le porte dell’azienda per qualsiasi confronto e ragionamento costruttivo.
Ci sentiamo quindi di smentire l’approccio complessivo del volantino del CUB TRASPORTI LOMBARDIA, figlio di una visione che evidentemente combacia per interessi e posizione a quella della uscente e inadempiente Coop AirServices, verso la quale la parte sindacale è stata fin troppo indulgente in passato e praticamente assente nei giorni in cui è venuta alla luce siffatta vicenda.

Infine, la nostra Società sta esprimendo un senso di responsabilità ed una forte attenzione nei confronti dei lavoratori e dei suoi clienti che va ben oltre quanto prescritto dai dettami regolamentari e normativi, in tale contesto il dialogo resterà aperto per consolidare e valorizzare il percorso svolto fino ad oggi, ma sarà parimenti cura dell’azienda combattere rigorosamente tutte le strumentalizzazioni e gli atteggiamenti intrisi di demagogia che possono servire a dare visibilità a qualche dirigente sindacale ma non a migliorare la reale situazione degli operai.

MLE-Argol

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2011
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