Cane “bruciato” con l’acido. La storia diventa un libro
L’atto crudele compiuto tre anni fa contro un cane di una famiglia saronnese. Il libro scritto dalla volontaria che si è occupata per mesi di curare l’animale
Cane con il corpo cosparso di acido. L’estrema crudeltà inflitta a un cane di Saronno è diventato un libro e per la pubblicazione si cerca anche uno sponsor, per devolvere tutto il ricavato all’Enpa. Lo racconta una volontaria dell’Enpa, Raffaela Miniero, che per tre volte al giorno medicava il piccolo cane. «Nonostante fossero cure piuttosto invasive e dolorose si è subito creato un legame speciale tra di noi, tanto che non ho mai smesso di andarlo a trovare anche quando è guarito – racconta la ragazza -. L’ho scritto tre estati fa quando eravamo in vacanza insieme, una sorta di premio che gli avevo promesso durante la riabilitazione». Oggi Spike non c’è più, è scomparso recentemente. I fatti raccontati nel libro riguardano l’atto di crudeltà è stato compiuto una notte di settembre del 2008 e a denunciare l’accaduto è la sezione dell’Enpa di Saronno. Vittima un cane di 8 anni, da sempre residente con la propria famiglia, alla Cascina Ferrara, in un giardino annesso alla casa unifamiliare. Il povero animale è stato ritrovato in condizioni drammatiche al mattino, al risveglio dei proprietari. Colpito dall’acido alla testa e alle zampe ha completamente perso il pelo, e la pelle è rimasta gravemente ustionata, al punto che il cane rischiava la perdita di entrambi i padiglioni auricolari e l’amputazione della zampa posteriore, la cui muscolatura è stata letteralmente ‘mangiata’ dall’acido.
Il libro, che gode della prefazione di Licia Colò, che ha raccontato la storia nella trasmissione tv Animali&Animali, ha trovato un editore: «Il fotografo Mino Di Vita mi ha messo a disposizione un grafico e il suo marchio come casa editrice ora dobbiamo solo definire gli ultimi dettagli in tipografia – racconta la Miniero -. È una storia troppo bella e troppo importante per restare in un cassetto. Vorrei poterla condividere con quanti amano i cani ma anche con chi si ritrova a vivere un momento difficile come quello che attraversavo io quando ho incontrato Spike, che mentre io medicavo le sue ferite a lentamente cancellato le mie».
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