Alafaci alla rincorsa del sogno iridato
Il 21enne di Carnago sarà al via venerdì della prova mondiale su strada under 23 con altri cinque azzurri. Diretta su RaiSport2 dalle 12,55
Al diavolo anche la superstizione: venerdì 23 settembre è il gran giorno per Eugenio Alafaci, 21enne di Carnago che per la prima volta sarà in gara in un campionato mondiale di ciclismo e chissenefrega se sul dorso avrà il numero 13.
Partecipare alla corsa in linea under 23 di Copenhagen (diretta sua RaiSport2 dalle 12,55) è un ottimo risultato per il velocista varesino che è stato scelto dal ct Amadori per fare parte di un sestetto interessante. Alafaci non avrà gradi di capitano e sarà probabilmente utilizzato nella fase centrale della gara, magari per animare un’azione da lontano insieme ad altri corridori delle nazionali più forti. Naturalmente però, è difficile prevedere alla vigilia l’andamento della gara, specie in un Mondiale e in una categoria che può riservare molte più sorprese rispetto alla corsa dei professionisti. L’Italia, che ha incredibilmente lasciato a casa il velocista veneto Andrea Guardini (già una dozzina di vittorie al primo anno da "pro"…), schiera Boem, Delle Stelle, Fortin, Leonardi oltre ad Alafaci e a Sonny Colbrelli che dovrebbe essere la "prima punta". Squadra comunque molto giovane che può però aspirare a un podio. La maglia iridata under 23 manca agli azzurri dal 2002 quando fu di Francesco Chicchi, sul circuito di Zolder dove poi avrebbe vinto anche Cipollini. Nel 1998 invece – a Valkenburg in Olanda – fu la volta del nostro Ivan Basso che si rivelò al mondo con un trionfale arrivo in solitaria davanti a Nocentini e Di Luca. Curiosamente questa corsa iridata è più antica rispetto a quella dei professionisti: i cosiddetti dilettanti la disputano infatti fin dal 1921 (qui l’albo d’oro completo); due anni dopo vinse il parabiaghese Libero Ferrario.
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