Carbone: “Non vuole entrare, ma non sono preoccupato”
Nel dopogara il mister del Varese dà fiducia ai suoi e proietta la mente al prossimo impegno: "Serve più cattiveria davanti". L'ex Ebagua: "Qui è casa mia"
"Non sono preoccupato. Non abbiamo segnato, è vero, ma abbiamo creato tanto e questo è bene". Benny Carbone al termine del match perso dal suo Varese contro il Torino ha la faccia scura, matenta di stemperare il clima rincuorando i suoi in vista delle prossime partite: "Siamo stati agressivi fin dall’inizio – spiega -, poi dopo il loro gol è stata dura riprendersi. Peccato, perchè con Cacciatore potevamo pareggiare, e invece è arrivato il loro raddoppio. Abbiamo fatto una buona prestazione, loro non hanno creato moltissimo, qualche palla gliel’abbiamo regalata noi. Manca un po’ di cattiveria e collaborazione sotto porta: non ci gira bene, ma abbiamo giocato una partita vera contro una squadra vera". Guarda alla prossima partita anche Fabrizio Cacciatore, protagonista di una partita non del tutto positiva: "La mia occasione: la palla si è spostata, ho provato a cercare il secondo palo, ma è andata male. Destra o sinistra per me non è un problema – commenta il terzino -: decide il mister". "Nel primo tempo abbiamo concesso troppo, nella ripresa ci siamo sistemati e abbiamo fatto meglio – commenta il capitano del Varese Alessandro Camisa -. Abbiamo creato cinque palle gol: non vuole entrare, ma ci siamo. Il duello con Giulio? Lo sappiamo, lui è molto forte fisicamente. Ho provato ad arginarlo, è stato un bel duello".
L’ex attaccante del Varese Ebagua è soddisfatto della sua prestazione: "Non sono ancora al meglio, devo lavorare moltissimo – spiega -. Il Varese l’ho trovato bene: ora però penso al Torino e al bene dei granata. Qui è casa mia: Varese mi ha adottato, ma tornare qui è come ritrovare la mamma. Mi è mancato il gol, ma la stagione è lunga e ci saranno tante occasioni. Il fallo su Grillo? Non è stata un’entrata cattiva, ho allungato il piede e l’ho preso, ma ho cercato la palla". Il mister del Torino Giampiero Ventura, dall’alto della sua esperienza, prova a gettare acqua sul fuoco: "Sono contento per il gioco dei miei – ha detto -. Parlare di favorite dopo tre giornate è assurdo: so che la gente vuole tornare in A, ma la serie B è lunga e durissima. Serve stare tranquilli e lavorare. Il pubblico ci ha applauditi, mi fa piacere, abbiamo giocato bene e creato tante occasioni con giocate di livello alto. Però serve pazienza e stare con i piedi en saldi a terra".
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