Il Varese resta a secco e cade a Torino

Primo ko in campionato per la squadra di Carbone che paga ancora l'incapacità di andare in gol. Stevanovic e Sgrigna fissano il 2-0 finale

Dopo due prove positive il Varese di Carbone fa un bel passo indietro e raccoglie la prima sconfitta in campionato (2-0) all’Olimpico di Torino. Ko meritato per più di un motivo: l’atteggiamento dei biancorossi anzitutto appare meno convinto del dovuto, molti varesini soffrono nei confronti individuali e ancora una volta l’attacco rimane a secco. Zero gol in tre partite, un ruolino di marcia che è una condanna cui si spera che Martinetti possa mettere una pezza. Anche perché pure a Torino le occasioni non sono mancate, specie nel secondo tempo, ma la poca freddezza sotto porta è stata ancora una volta evidente, con Cellini, De Luca e Neto nella parte dello sprecone. Se aggiungiamo che i granata erano alla ricerca del primo successo interno, capiamo bene come per il Varese di questa sera non ci potesse essere scampo, anche se il primo gol dei padroni di casa è stato viziato da un errore di Moreau cui la difesa (Cacciatore) non è riuscita a rimediare. Sabato prossimo si torna a Masnago, e anche questa volta l’avversario è di quelli tosti ovvero il Livorno fresco di ko interno contro la Nocerina. Ma il Varese sarà già davanti al primo bivio della stagione.
 
COLPO D’OCCHIO – Il pubblico granata non lascia solo il Toro nonostante il deludente pareggio interno con il Cittadella. L’Olimpico regala un buon scenario anche a dispetto della forte pioggia che cade sul capoluogo piemontese e appesantisce un campo comunque in buone condizioni. I tifosi del Varese ci credono: sono circa trecento nel medesimo spicchio in cui l’anno scorso festeggiarono una vittoria clamorosa.
 
CALCIO D’INIZIO – Carbone non finisce di sorprendere e anche stavolta cambia le carte in tavola rispetto a quanto si attendeva. Cacciatore è titolare al posto di Pucino mentre tra le mezze punte c’è Cazzola – all’esordio dall’inizio – con Carrozza punta avanzata e Neto alle sue spalle. Nel Torino l’ex Ebagua “vince” una maglia da titolare accanto a Sgrigna, con Guberti e Stevanovic sulle fasce.
 
IL PRIMO TEMPO – Il Varese scende in campo piuttosto guardingo, cercando soprattutto di tenere la squadra corta per supportare un attacco così atipico. Il primo fatto di cronaca (nera, più che sportiva) arriva all’8’ e purtroppo vede protagonista negativo Ebagua che entra con una scivolata dissennata sulla caviglia di Grillo (foto a lato): il terzino del Varese lascerà l’Olimpico per l’ospedale, sostituito da Pucino. Solo giallo per l’ex di turno che poco dopo verrà abbattuto da Camisa, anch’egli ammonito. Le due squadre non brillano ma con il passare dei minuti è il Torino a crescere a dispetto dei biancorossi, decisamente meno brillanti rispetto a Bari e Crotone. Si gioca così dalle parti di Moreau che al 27’ deve chiudere su una conclusione di Stevanovic e poco dopo osserva con i brividi un pallone che Ebagua, in scivolata, non riesce a tramutare in gol. Il vantaggio però si concretizza al 39’: su un cross basso da sinistra Moreau respinge male, la palla resta in area e Stevanovic è più veloce di Cacciatore nel raggiungerla e calciarla in porta. L’1-0 (foto sotto) è anche il punteggio che incornicia il primo tempo.
 
LA RIPRESA – Carbone prova subito a dare un punto di riferimento all’attacco, mettendo Cellini al posto di un discreto Cazzola ma il piano salta dopo 4’ miseri minuti. Tanto infatti ci mette Sgrigna a raddoppiare: il Varese si fa trovare sbilanciato, il fantasista vede un varco e trova un gran destro dal limite su cui stavolta Moreau non può arrivare: 2-0.
A cambiare ora è Ventura che forte del risultato toglie i due marcatori e inserisce Bianchi e Verdi. Nel frattempo il Varese ha una palla buona con Cellini, servito da un gran passaggio di Corti sul filo dell’off-side, ma il diagonale dell’attaccante… non è un diagonale e si perde a lato. Il Varese ci prova attorno al 25’ in due occasioni: prima Ogbonna dorme su Neto ma il Toro si salva, poi  Nadarevic dà una gran palla a De Luca che si fa rimpallare in corner da Darmian a un metro dalla porta. Nemmeno il tempo di disperarsi e per poco il Torino non fa tris: Guberti uccella Kurtic e fa tutto bene tranne il cross per Bianchi, troppo su Moreau che va in presa bassa. Dall’altra parte Neto fa peggio: svarione difensivo granata ma il brasiliano spreca una facile occasione tirando su De Cesare.
Con gli spazi aperti ci sono più occasioni, anche se la più chiara per il Toro nasce da un orrendo passaggio di Pucino a Ebagua ma Moreau stavolta è eccellente e dice no due volte al nigeriano.
Prima della fine c’è tempo per due punizioni pericolose: la barriera lascia filtrare quella di Kurtic ma Cacciatore non trova la palla davanti a Coppola; Parisi dall’altra parte tira una sventola che si perde a lato. Non è più tempo di gol e i 2’ di recupero decretati dall’arbitro servono a Carbone solo a raccogliere l’applausi dei tifosi di casa che non l’hanno dimenticato. Applausi che questa volta non possono sottolineare la prova di un Varese sottotono.

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Pubblicato il 04 Settembre 2011
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