La Banca centrale frena la corsa del franco: 1,2 con l’euro
L'Istituto di emissione ha spiegato che «anche a 1,2 franchi per un euro la divisa svizzera resta a un livello elevato» e che «se le prospettive economiche e i rischi di deflazione lo richiederanno, adotterà misure supplementari»
La Banca Centrale Svizzera (Bns) ha reso noto con un comunicato di avere fissato un cambio minimo per il cambio franco-euro a 1,20: misura adottata per contrastare il costante apprezzamento della divisa nazionale. L’Istituto di emissione ha spiegato inoltre che, comunque, «anche a 1,2 franchi per un euro la divisa svizzera resta a un livello elevato» e, ha aggiunto, che «se le prospettive economiche e i rischi di deflazione lo richiederanno adotterà misure supplementari».
La decisione della Banca centrale svizzera (Bsn) di fissare il cambio minimo del franco rispetto all’euro ha «effetto immediato», come si legge nella nota ufficiale diramata da Zurigo, dove l’Istituto precisa che «non accetterà più un tasso di cambio» tra le due divise inferiore a 1,20. Per questo la Bns dice che difenderà questa soglia «con tuta la determinazione richiesta ed è pronta ad acquistare valute in quantità illimitata».
L’istituto ammette di puntare a un ribasso consistente e costante del franco svizzero poiché, spiega ancora nella nota, il suo apprezzamento «rappresenta una grave minaccia per l’economia svizzera e comporta il rischio di uno sviluppo deflazionistico».
Com’era prevedibile sono scoppiate le polemiche sulla decisione della Banca nazionale svizzera di fissare un corso minimo per un euro che sta già registrando le reazioni delle Borse, in ebollizione, e l’aprirsi di quella che è stata definita, a Londra, la nuova guerra delle valute.
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