Tagli per 3,5 milioni, clima infuocato al Circolo
Infuocata riunione tra il direttore generale, i primari e le caposala. Al centro del dibattito, la politica di tagli. Ipotesi chiusura per Cuasso, a rischio prestazioni e assistenza chirurgica
Recuperare 3 milioni e mezzo di euro in tre mesi. È l’obiettivo imposto da Regione Lombardia all’azienda ospedaliera varesina. Oggi, mercoledì 21 settembre, il direttore generale Walter Bergamaschi ha radunato primari e caposala per spiegare la nuova politica di tagli e risparmi che interesserà più o meno tutti i reparti. I più esposti saranno quelli chirurgici che si vedranno ridurre in modo consistente il numero dei letti con ripercussioni sulle liste d’attesa.
La prima pesante decisione è quella di bloccare il turn over : sia medico, con mancato rinnovo di tutti i contratti libero professionali, sia infermieristico. La paura è che alcune unità operative, come otorino o neurochirurgia, possano arrivare a ridurre al lumicino l’assistenza chirurgica. Lettere di "cessazione del rapporto" starebbero già arrivando a chi ha il contratto fino a settembre. In corsia sarà la carenza di infermieri a impensierire perchè creerà inevitabilmente la contrazione dei posti letto riportando la situazione ai mesi estivi, quando l’assistenza si riduce perchè cala la presenza in città della popolazione. Peccato che in pieno autunno, il ragionamento regge meno.
Più tutelate, invece, saranno le medicine: la scelta è all’attività di pronto soccorso che, altrimenti, andrebbe in tilt.
Il clima al Circolo è infuocato: la politica dei tagli impone una riduzione drastica anche delle risorse aggiuntive regionali, una sorta di premio produzione, che verranno limate di un buon 40% nonostante il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Possibili ritocchi anche sull’attività ambulatoriale dove la contrazione del 4% dei finanziamenti porterà a un calo delle attività seppur quel taglio dovrebbe essere compensato dagli aumenti dei ticket decisi a luglio.
Tra le misure anche il trasferimento totale del laboratorio analisi dal Del Ponte alla Santa Maria, anche se la chiusura rientrava in un piano di riorganizzazione iniziato negli anni passati.
La contrazione, com’è comprensibile, impensierisce non poco il personale medico e infermieristico. Tra le ipotesi suggerite al direttore generale per contenere le spese la chiusura di Cuasso con spostamento dei pazienti al Circolo e anche del Del Ponte, con una sconfessione totale di quello che sta sorgendo a Giubiano come polo d’eccellenza materno infantile. Un discorso che oggi sembra sempre più irraggiungibile con gli attuali chiari di luna.
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