Varese, un passo avanti senza divertire
A Gubbio finisce 0-0 senza grandi emozioni. La squadra di Carbone gioca un po' meglio, si difende bene ma in attacco continua a non pungere

CALCIO D’INIZIO – Benny Carbone mantiene le promesse e schiera la formazione annunciata al venerdì, con Neto e Cellini in attacco e modulo che varia tra il 4-2-3-1 e il 4-4-2 a seconda dei movimenti del brasiliano. In panchina c’è anche Martinetti, pronto all’uso per la prima volta. Nel Gubbio di mister Pecchia c’è invece una sorpresa: con Ciofani in attacco va Giannetti, talento giovane di scuola Juve.
IL PRIMO TEMPO – Tre quarti d’ora di noia per i tifosi dello stadio Barbetti, con i portieri Donnarumma e Bressan quasi inoperosi. Eppure si parte con un caso da moviola: Bazzoffia sul fondo punta Corti e va giù con i piedi sulla riga dell’area. L’arbitro ammonisce l’ala umbra e provoca le proteste dei tifosi locali: Corti in effetti ha toccato l’avversario il quale però è saltato per aria come su una mina, accentuando nettamente il contatto.
Da lì in poi il Varese ha alzato il proprio baricentro, provando a sfondare soprattutto sul lato sinistro del proprio attacco, una mossa che ha prodotto qualche corner ma nessun pericolo. Neto stavolta non è stato in grado di inventare una delle sue prodezze, Carrozza prova un paio di spunti ma non trova sbocchi e così l’unica vera occasione da rete è per Cellini al 22’, bravo a inserirsi tra due difensori ma poi autore di un rasoterra molle e centrale. Poco altro da segnalare, se non che Zecchin è impegnato a battere diversi calci piazzati che non hanno esito e i 3’ di recupero – ci stanno a termini di regolamento – paiono un’inutile appendice a una frazione da sbadigli.
LA RIPRESA – Carbone mescola le carte e in 9’ esaurisce le sostituzioni a propria disposizione. Fuori Filipe, Neto e Carrozza, dentro Damonte, Martinetti (all’esordio biancorosso) e Kurtic. La rimestata favorisce la vivacità del Varese che non diventa effervescente ma per lo meno prova a essere più incisivo. Due in particolare le azioni degne di nota: all’11’ Kurtic trova un bel gioco di gambe e scarica un tiro che Donnarumma mette in corner a qualche modo. Dieci minuti dopo Corti scende a valanga sulla sinistra e serve Cellini, ma il suo esterno destro viene parato a terra dal portiere locale. Nel mezzo c’è tempo per un paio di brividi: una punizione di Raggio Garibaldi che gli attaccanti umbri vedono sfilare senza riuscire nella deviazione sottoporta e un’uscita a vuoto di Bressan su cui Damonte ha messo una pezza. Kurtic e Damonte sono i più attivi nella metà campo rossoblu dove invece Martinetti fatica ancora ad ambientarsi; le squadre però si allungano e in alcuni casi la difesa di Carbone è costretta a mettere qualche pezza sui tentativi in velocità di Sandreani e soci. Bene, in questa fase, Terlizzi e Troest che salgono di tono e fermano ripetutamente gli avanti di casa. Nel clima più battagliero cresce anche Corti, come di consueto, ma di occasioni non se ne vedono a meno di considerare tali due scialbi rasoterra di Mendicino e Martinetti. Finisce a reti bianche, al Varese può anche andare bene così a patto che non si creda di aver sistemato le proprie mancanze.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.