Polemiche tricolori, uno sventolerà in piazza Trento e Trieste

L'associazione democratica Angioletto Castiglione risponde con un'iniziativa pubblica alle parole di disprezzo da parte dell'eurodeputato leghista Francesco Speroni nei confronti della bandiera italiana

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato inviato dall’associazione Democratica Angioletto Castiglioni inmerito alle dichiarazionei dell’eurodeputato bustocco della Lega Nord Francesco Speroni il quale ha dichiarato di provare fastidio per il tricolore.

L’on. Speroni, senatore del Senato italiano, retribuito dal popolo italiano, ha di nuovo offeso con le sue parole il simbolo dell’unità del nostro paese: la bandiera, il tricolore.
La costituenda Associazione Democratica Angioletto Castiglioni, facendo tesoro dell’insegnamento di Angioletto Castiglioni, che nel 1997 reagì alle offese di Umberto Bossi al tricolore esponendo la bandiera italiana all’Interno del Tempio Civico, luogo sacro di memorie, davanti alle lapidi dei Caduti, ricorda che quella bandiera affonda le sue radici nella solidarietà della gente che abita il nostro paese, nella dignità di chi ha dato la vita per mantenere il nostro paese unito e libero.
La patria non è solo un’espressione geografica o un dato da quotare in borsa: patria è il segno di un patto tra i cittadini liberi e consapevoli, un patto per continuare nel cammino che ci porta sempre più distanti dall’istinto della sopraffazione del più forte sul più debole. La violenza passa prima nelle parole e poi diventa fatto: forse la storia anche più recente non ci ha insegnato nulla? Forse non l’abbiamo letta sui libri di scuola o nella cronaca recente? Dobbiamo fare l’elenco? Bene, lo facciamo: nelle parole prima che nei fatti, nell’immaginario della collettività prima che nelle camere a gas il totalitarismo nazifascista ha programmato lo sterminio degli ebrei, delle minoranze, dei deportati politici. Nelle parole prima che nei fatti ha preso forma l’indicibile massacro nel paese delle mille colline: ricordiamo tutti il Ruanda del 1994, il massacro dei Tutsi, vero? Nelle parole prima che nei fatti si è insinuata la bestiale violenza che ha deflagrato i Balcani: ricordiamo tutti Sebrenica, luglio 1995, vero?
Chiediamo ai nostri politici, anche ai politici della Lega Lombarda, un maggior senso di responsabilità umana prima che politica in senso stretto. Chiediamo a tutti di riflettere anche solo per un attimo prima di parlare. Chiediamo di recuperare senso civico e rispetto.
Domenica 16 ottobre, proprio per senso civico e di appartenenza ad un Paese, ad una Nazione, per rispetto e anche come atto di scuse per le offese al tricolore, esporremo la nostra bandiera italiana sul Monumento ai Caduti in piazza Trento Trieste, in un luogo che ricorda e da ogni angolo parla di quanto sia costato unire e costruire il nostro paese, quale grande sacrificio di vite per renderlo libero, civile e, si spera, solidale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2011
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