Fate “ciao ciao” all’asteroide
Nella notte tra oggi, martedì 8, e mercoledì 9 novembre il corpo celeste sfiorerà la Terra e sarà anche più vicino della Luna. Ma niente paura: è tutto sotto controllo
La notte tra martedì 8 e mercoledì 9 novembre 2011, un asteroide sfiorerà la Terra, e per breve tempo sarà l’oggetto naturale più vicino al nostro pianeta, ancor più della Luna. L’asteroide, scoperto dal telescopio americano Spacewatch da 90cm di diametro nel dicembre 2005, è stato denominato 2005 YU55.
Osservazioni condotte l’anno scorso con il grande radiotelescopio di Arecibo in Porto Rico, il maggiore del mondo con i suoi 305 metri di diametro, hanno rivelato che il corpo è molto scuro e rotondo, con un diametro di circa 400 metri. 2005 YU55 è l’asteroide più grande che sia mai passato così vicino alla Terra (il prossimo passaggio di un asteroide più grande avverrà solo nel 2028). Fortunatamente non vi sarà nessun pericolo di impatto, perché nel momento del massimo avvicinamento (perigeo) passerà a circa 320.000 km dalla Terra, una distanza astronomicamente davvero esigua, ma comunque di sicurezza. Questo consentirà agli astronomi di tutto il mondo di studiarlo in grande dettaglio, e di capire con estrema precisione l’orbita, la forma, la rotazione e la composizione chimica di questo antico frammento del Sistema Solare.
Gli asteroidi rappresentano infatti tutto il materiale rimasto dai primordi della formazione dei pianeti. 2005 YU55, seppur già in avvicinamento, sarà osservabile solo dall’8 novembre in avanti, quando in circa 10 ore percorrerà oltre un terzo del cielo, transitando all’interno delle costellazioni di Aquila, Delfino e Pegaso. La massima luminosità sarà pari all’undicesima magnitudine, quindi non sarà osservabile né ad occhio nudo né con un binocolo, ma ci vorrà un telescopio ed una cartina dettagliata per vedere il suo spostamento tra le stelle. In circa 5 minuti percorrerà una distanza pari al diametro apparente della Luna, che peraltro sarà vicina e quasi piena.
L’Osservatorio Astronomico Schiapparelli l’ha ripreso l’anno scorso nei mesi di marzo ed aprile, nel corso di una campagna osservativa organizzata dalla NASA volta a migliorarne l’orbita e permettere il corretto puntamento del radiotelescopio di Arecibo, il cui campo di vista è davvero piccolissimo. L’osservazione ed il monitoraggio degli asteroidi è infatti una delle principali attività di ricerca dell’ Osservatorio ormai da 10 anni; solo dall’inizio di quest’anno sono stati osservati oltre 850 asteroidi diversi in quasi 110 nottate di osservazione. Questi risultati sono il frutto del lavoro di molti volontari, spinti dalla passione per la divulgazione e la ricerca tramandataci dall’indimenticabile professor Salvatore Furia.
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