Prostituta rapinata e picchiata, arrestato un ventenne

Episodio di violenza sulle strade del Magentino: i carabinieri sono arrivati all'aggressore nel giro di poche ore

I carabinieri della compagnia di Legnano – pattuglie del Nucleo Radiomobile, con l’ausilio delle Stazioni di Arluno e Cuggiono – hanno arrestato un giovane albanese di 23 anni per la rapina ai danni una prostituta,  dopo una lunga e serrata attività d’indagine.

Nella serata di martedì, infatti, durante i consueti controlli antiprostituzione lungo la S.P. 34, la
arresto carabinieri legnanopattuglia è stata fermata da una prostituta albanese 30enne
che ha riferito di essere preoccupata in quanto aveva ricevuto una telefonata da una sua amica, prostituta anch’essa, in cui chiedeva aiuto in lacrime. La pattuglia si è quindi messa alla ricerca della donna e l’ha trovata tumefatta, ai bordi della strada, sulla S.P. 34. La stessa, una ragazza rumena 34enne, riferiva che, alcuni minuti prima, era salita a bordo di un’autovettura di un cliente con l’intenzione di raggiungere un motel della zona. Percorso un tratto di strada, la prostituta si è accorta che l’uomo imboccava una strada in direzione opposta a quella per il motel, quindi, intuito il pericolo, ha tentato la fuga aprendo repentinamente la portiera della macchina, ma è stata subito afferrata per i capelli. Ha tentato ancora di  divincolarsi e fuggire, ma è stata raggiunta dall’uomo che l’ha colpita con calci e pugni alla testa e le ha rubato giubbotto, telefonino e portafogli . La donna è riuscita però a memorizzare il numero di targa e il modello dell’auto, fornendo tutte le indicazioni ai carabinieri. Da un controllo alla banca dati la macchina risultava intestata ad una donna albanese residente ad Inveruno: nella casa i militari hanno trovato la donna 44enne ed il figlio, che corrispondeva alla descrizione somatica fornita dalla vittima. H.K., era in pigiama e ha riferito di aver passato la serata in un bar di Inveruno. Perquisito, è stato però trovato in possesso del portafogli della donna. Dopo che aveva fornito indicazioni su dove avesse gettato il telefonino, i carabinieri hanno ritrovato anche questo nei pressi della rotatoria che conduce dalla S.P. 34 alla frazione di Furato. L’uomo è stato quindi arrestato e tradotto al carcere di San Vittore di Milano, la donna ne avrà per almeno 15 giorni prima di potersi ristabilire pienamente.

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Pubblicato il 23 Novembre 2011
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