USA inarrestabili, anche l’Italia cade
Si ferma a quota 9 la striscia vincente delle azzurre in World Cup: non riesce la rimonta contro Berg e compagne, che chiudono 3-1 e sono vicinissime alla conquista del trofeo
Si infrange sul muro degli USA il sogno mondiale dell’Italia, che dopo nove vittorie consecutive deve arrendersi in quattro set alle inarrestabili americane, ormai a un passo dalla conquista della World Cup. Dopo aver perso i primi due set, le azzurre non riescono a ripetere il miracolo messo in scena il giorno prima con la Germania: Costagrande e Gioli riaprono la partita nel terzo, ma nel quarto la nazionale di Mc Cutcheon si impone per 25-21 (foto FIVB). Il successo, per le statunitensi, vale anche il sorpasso al primo posto della classifica: gli USA ora hanno un punto in più dell’Italia e sono a un passo dalla conquista della loro prima World Cup. Va detto, però, che all’ultima giornata (alle 10.20 italiane) Berg e compagne dovranno vedersela con le padrone di casa del Giappone, ostacolo certamente più duro del fanalino di coda Kenia, che l’Italia affronterà questa notte alle 3.
Dopo i 37 punti messi a segno contro la Cina, Hooker riparte alla grande mettendo subito a terra palloni importanti, ma è Akinradewo a siglare il primo break importante sull’8-11. Gli USA tengono il comando fino al 13-17, poi l’Italia, trascinata da Croce e Costagrande, riesce a rimontare e ribalta il punteggio sul 22-21. Non basta, però: sul 23-23 Gioli sbaglia la battuta e regala alle avversarie un set point che Hooker trasforma con un ace. La ricezione azzurra pare in crisi e il secondo set è un monologo americano: 8-12 di Akinradewo, 10-17 con Larson che poi sigla anche il punto del 15-25. L’avvio del terzo set fra presagire una rapida conclusione: subito 0-4 con un muro di Logan Tom su Lucia Bosetti. Invece l’Italia, ancora una volta, reagisce bene e si rimette in carreggiata, tentando addirittura la fuga sull’8-6. Il massimo vantaggio azzurro arriva grazie a un errore di Hooker (16-12), poi le americane si riportano sotto e Tom sigla il 21-20 con un ace. La nazioanle di Barbolini riesce però a resistere fino al 25-22, riaprendo la partita: basterebbe un altro set per festeggiare la vittoria nella World Cup. Il parziale decisivo, con Caterina Bosetti al posto della sorella Lucia, è teso e combattuto: Gioli porta avanti l’Italia 13-11, gli USA reagiscono con un tremendo parziale di 0-6 (due ace di Larson e due muri di Berg). Costagrande è l’ultima ad arrendersi, nel finale però si scatena Larson che con tre attacchi consecutivi chiude definitivamente il match.
Italia-USA 1-3 (23-25, 15-25, 22-25, 25-21)
Italia: Anzanello, Barcellini ne, Croce (L), De Gennaro, Costagrande 26, C.Bosetti 1, Arrighetti 7, Lo Bianco, Del Core 10, L.Bosetti 6, Gioli 17, Signorile. All. Barbolini.
USA: Glass ne, Scott-Arruda, Haneef-Park ne, Berg 2, Davis (L), Bown 11, Barboza, Larson 13, Tom 12, Akinradewo 15, Hodge ne, Hooker 24. All. Mc Cutcheon.
Arbitri: Mokry (Slovacchia) ed Espicalski (Brasile).
Note: Spettatori 4500. Italia: battute vincenti 0, battute sbagliate 5, attacco 42%, ricezione 42%, muri 9, errori 20. USA: battute vincenti 6, battute sbagliate 9, attacco 45%, ricezione 57%, muri 8, errori 17.
Risultati: Cina-Kenia 3-0 (25-7, 25-15, 25-10); Giappone-Germania 3-2 (25-20, 23-25, 25-27, 25-17, 15-12); Rep.Dominicana-Corea del Sud 3-2 (25-19, 25-17, 26-28, 21-25, 15-12); Algeria-Brasile 0-3 (18-25, 8-25, 13-25); Argentina-Serbia 0-3 (15-25, 18-25, 23-25).
Classifica: USA 26; Italia 25; Cina 23; Giappone 21; Germania 20; Brasile 18; Serbia 15; Rep.Dominicana 12; Argentina 9; Corea 8; Algeria 3; Kenia 0.
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