Whirlpool investe 42 milioni di euro. Ma vuole licenziare
I sindacati valutano positivo il piano industriale per quanto riguarda la conferma strategica di Cassinetta e Comerio e gli investimenti. Ma c’è dissenso totale sugli esuberi e la chiusura del side by side
Il primo «round» in Univa (Unione degli industriali della provincia di Varese) tra i vertici di Whirlpool e i sindacati dei metalmeccanici (Fim, Fiom e Uilm) è finito intorno alle 19. Una giornata lunghissima, iniziata nella mattinata di giovedì 11 dicembre, durante la quale l’azienda ha presentato un corposo piano industriale, composto da 130 slide. Un documento molto articolato che proietta, sul futuro della presenza della multinazionale in provincia di Varese, sia luci che ombre.
Se da una parte, infatti, Whirlpool ha confermato il ruolo strategico di Comerio e Cassinetta «come centri nevralgici delle operazioni dell’azienda per la regione che copre l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa», predisponendo un piano di investimenti di «42 milioni di euro nel triennio 2011-2013 per innovazioni di prodotto e processo e per la ricerca tecnologica»; dall’altra ha ribadito la volontà di fare 600 licenziamenti, così suddivisi: 250 con la chiusura del side by side (frigorifero a doppia porta), 100 dall’area frigoriferi, 150 da altri reparti, rendendoli più efficienti (produzione con meno operai e riduzione degli sprechi), e 100 impiegati. «Si conferma il piano di interrompere la produzione dei frigoriferi side by side – precisa l’azienda – che, posizionati in una fascia di prezzo che ha visto una contrazione del 45% dal 2007, hanno uno svantaggio competitivo enorme in termini di struttura e costi di prodotto e di volumi di produzione».
La reazione del sindacato (all’incontro erano presenti: Stefania Filetti e Maurizio Canepari per la Fiom, Mario Ballante per la Fim Cisl, Antonio Scozzafava e Giuliano Gritti per la Uilm, e i segretari della rsu aziendale formata da Matteo Berardi della Fiom, Tiziano Franceschetti della Fim e Chiara Cola della Uilm) è stata a sua volta duplice: apprezzamento per come il piano è stato presentato, per i contenuti riguardanti gli investimenti e la conferma dei due poli produttivi e strategici di Cassinetta e Comerio; «sonora bocciatura», invece, per quanto riguarda la chiusura del reparto side by side e il piano complessivo dei tagli all’occupazione. E proprio su quest’ultima decisione, il sindacato ha insistito affinché la direzione rivedesse la sua posizione, fissando già per domani, venerdì 18 novembre, la prosecuzione della trattativa, dopo aver consultato i lavoratori. «È apprezzabile l’impegno dell’azienda – scrivono in una nota Fim, Fiom e Uilm – per gli investimenti previsti nel triennio e per la volontà di non procedere ad atti unilaterali. Permane invece un dissenso totale sugli esuberi e un giudizio negativo sull’intenzione di dismissione della produzione del side by side. La disponibilità e le aperture dichiarate dall’azienda sono senz’altro frutto anche delle iniziative di lotta e degli scioperi dei lavoratori che fin dall’inizio della vertenza, hanno sostenuto le posizioni sindacali unitarie».
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