Aids: in aumento i contagi nel comasco
Presentati dal primario di malattie infettive del Sant'Anna, Domenico Santoro, i dati sui contagi e la malattia. Fondamentale la diagnosi precoce
Sieropositività in aumento nel comasco. Dai 48 casi diagnosticati all’ospedale Sant’Anna nel 2010 si è passati a 61, ovvero il 27% in più rispetto allo scorso anno. È uno dei dati emersi oggi, in occasione della Giornata mondiale dell’Aids, nel corso di un incontro con il primario dell’Unità Operativa di Malattie Infettive del presidio di San Fermo della Battaglia Domenico Santoro alla presenza anche della presidente della Lila – Lega Italiana per la lotta all’Aids – comasca Giusy Giupponi. La Lila cittadina avrà fino al tre dicembre uno spazio informativo nella hall del Sant’Anna.
«Il 65% dei pazienti che abbiamo riscontrato positivi al test dell’Hiv quest’anno – spiega il primario Santoro -, che non significa avere l’Aids, cioè la malattia vera e propria, hanno contratto il virus per via sessuale. È fondamentale una diagnosi precoce sia per evitare la trasmissione del virus ad altri sia per procedere efficacemente con le moderne terapie che consentono di cronicizzare l’infezione, cioè di curarla, ma non la possono eliminare». Le nuove terapie permettono al paziente di avere una buona qualità di vita e, in generale, il loro utilizzo ha consentito di prolungare l’aspettativa di vita passando dai 2 anni del 1982 ai 10-20 anni di oggi, a seconda delle condizioni cliniche.
Un altro dato da segnalare è quello dei cosiddetti “late presenters”: si tratta di quelle persone che scoprono di aver contratto l’infezione da Hiv solo a seguito di una serie di sintomi che sono già tipici della malattia conclamata. All’ospedale comasco di questi pazienti nel corso del 2011 ce ne sono stati 10.
«Il nostro centro – prosegue lo specialista – segue attualmente 700 persone positive all’Hiv, il 90% delle quali curata con la terapia, personalizzata, detta retro virale che prevede la combinazione di alcuni farmaci e va assunta per tutta la vita. Chi avesse il sospetto di aver tenuto comportamenti a rischio può rivolgersi al nostro ambulatorio per il test gratuito e anonimo dell’Hiv». L’esame è il test Combo, il più innovativo disponibile negli ospedali, e si può effettuare senza prenotazione recandosi nel reparto di Malattie Infettive dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 10. «Nel 2011 – conclude il dottor Santoro – su 85 persone che si sono sottoposte al test due sono risultate sieropositive. I casi di Aids registrati a Como dall’Istituto Superiore di Sanità sono 789 dalla metà degli anni ‘80. Il virus e la sua trasmissione. Il virus Hiv, Virus dell’Immunodeficienza Umana, è un retrovirus, cioè un virus che attacca alcune cellule del sistema immunitario, principalmente i linfociti CD4, importantissimi per la risposta immunitaria, indebolendo il sistema immunitario fino ad annullare la risposta contro virus, batteri, protozoi e funghi. La distruzione del sistema immunitario causa la sindrome che si chiama AIDS (Sindrome da Immuno Deficienza Acquisita). L’infezione da HIV si trasmette in tre modi: per via sessuale, per via ematica (attraverso il sangue), per via verticale (dalla madre al feto).
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