Come salvare il bambino da soffocamento

Domenica 11 e sabato 17 dicembre, in piazza Cavour a Como, esperti in rianimazione pediatrica insegneranno ai cittadini come soccorrere i bambini che ingeriscono accidentalmente un corpo estraneo

Un boccone che va “di traverso” o l’ingestione accidentale di piccoli oggetti o di parti di essi possono rappresentare un pericolo per i bambini. E’ importante per i genitori o per chi si occupa dei piccoli conoscere come intervenire tempestivamente e in modo corretto.

Sarà possibile imparare le tecniche salva-vita antisoffocamento domenica 11 dicembre (h. 9-13) e sabato 17 dicembre (h. 14-18) in piazza Cavour a Como in occasione dell’iniziativa “Una manovra per la vita”, inserita nell’ambito del ciclo di eventi dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna “L’ospedale nel cuore della città”.

Nelle due giornate un gruppo di esperti in rianimazione pediatrica insegneranno ai cittadini come soccorrere un bambino che ha accidentalmente ingerito o inalato un corpo estraneo. Grazie all’ausilio di appositi manichini, gli istruttori, nell’ambito di sessioni della durata di mezz’ora ciascuna, eseguiranno dimostrazioni pratiche per illustrare come agire, con poche e semplici manovre, se si tratta di un lattante (fino a un anno di vita) o se il bambino è più grande.

La manifestazione è promossa dalla Società Italiana di Emergenza e Urgenza Pediatrica (Simeup) ed è stata organizzata in città dall’Unità Operativa di Pediatria dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù grazie anche alla collaborazione con il 118 di Como.

«Questa iniziativa – spiega il primario della Pediatria dell’ospedale di Cantù Alfredo Caminiti – rappresenta un’importante opportunità per la tutela della salute dei nostri bambini. Secondo i dati dell’Istat, infatti, nei bambini da 0 a 4 anni il 27% delle morti classificate come “accidentali” avvengono per soffocamento causato da inalazione di cibo o di “corpo estraneo”. Nelle fasce d’età 5-9 anni e 10-14 anni, la percentuale scende, rispettivamente, all’11, 5% e al 4,7%, ma rimane comunque significativa».

In valore assoluto le morti per soffocamento da corpo estraneo in bambini da 0 a 14 anni sono oltre 50 ogni anno. La maggior parte degli episodi si verifica mentre il bambino si alimenta o gioca ed è seguito, in caso di ostruzione parziale delle vie aeree, da accessi di tosse e tentativi di espulsione. Una successiva insufficienza respiratoria di grado variabile può essere il sintomo della persistenza del corpo estraneo o di parte di esso nelle vie aeree.
L’ostruzione completa delle vie aeree si presenta invece in modo drammatico e costituisce un’emergenza: il soggetto non è in grado di tossire né di emettere suoni.  Se l’ostruzione non viene tempestivamente risolta compare cianosi, sintomo di asfissia e di arresto cardiaco imminente.

La partecipazione è libera e gratuita.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Dicembre 2011
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