Saldi anticipati al 5 gennaio, ma la Svizzera parte prima
La Regione Lombardia ha deciso di anticipare la data per cercare di fermare i saldi "fuori porta". Ma c'è poco da fare. Attenzione però all'Iva da pagare in frontiera
Saldi invernali anticipati. Lo ha deciso la Regione Lombardia con l’intento dichiarato di ostacolare i saldi fuori porta. Quindi sconti a partire dal “primo giorno feriale antecedente l’Epifania”, quindi il 5 gennaio. Cosa accadrà quest’anno è difficile prevederlo: da escludere la ressa nei negozi visto che la crisi si fa sentire pesantemente. Ma se alla crisi si aggiunge la fuga in Svizzera, ovviamente per i lombardi, il contraccolpo per i commercianti rischia di essere davvero notevole. Ecco quindi il provvedimento che anticipa i saldi. Ma servirà? Va detto che in Svizzera i saldi cominciano con largo anticipo sui nostri: già il 27 dicembre si può acquistare a Mendrisio a prezzi scontati, ad esempio. E’ bene ricordare però che esistono delle leggi precise che regolano gli acquisti oltre frontiera. Una lettrice a marzo di quest’anno ci raccontò la sua disavventura di “contrabbandiera involontaria” e ci aveva offerto lo spunto per capire come funziona. La franchigia è di 300 euro per i non residenti, e per 50 euro per i residenti in zona di frontiera: se la merce acquistata supera l’importo della franchigia, bisogna pagare l’Iva..
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