Udc, alleanze variabili per emarginare la Lega

Il congresso provinciale apre una fase nuova. Contatti costanti col Pdl, cene riservate col Pd. Torna sullo scacchiere lo scudo crociate che vuole unire i moderati e mandare in soffitta il populismo

L’Udc è più duttile, sveglio, attivo, pronto a fare politica, che mai. La nascita del governo Monti ha rimesso al centro dello schieramento di governo Casini e i suoi colonnelli, e anche sui territori il partito dello scudo crociato vuole iniziare una marcia verso il governo dei territori. E’ il dna del partito che lo chiede, ed è la stessa gente che costituisce la dirigenza e la militanza di questi reduci del mondo democristiano, a cui si sono aggiunti negli ultimi anni gruppi di giovani che a Varese sono già rappresentati dal nuovo vicesegretario cittadino, Simone Malnati.
(nella foto, Graziano Maffioli presidente provinciale, Stefano Calegari segretario provinciale, Mauro Morello vicesegreario provinciale)
Ora, l’Udc che oggi al Collegio De Filippi ha rieletto Stefano Calegari segretario provinciale e Graziano Maffioli presidente, sembra lo stesso partito di sempre, ma è il mondo che nel frattempo è cambiato. La Lega Nord si è arroccata all’opposizione contro la manovra e il nuovo governo, e secondo i dirigenti cattolici, potrebbe svoltare verso l’estremismo, riaprendo il campo ai moderati lombardi.
Mauro Morello, Graziano Maffioli, Stefano Calegari e Christian Campiotti non sono la vecchia Dc ma si ingegnano; guidano un partito che sta iniziando una sorta di campagna d’inverno a caccia di nuove maggioranza variabili a Varese e Busto Arsizio. Con la Lega è guerra fredda. Il sogno è quello di accendere piccoli fuochi di centrismo. Non si può dire che vogliano ribaltare le maggioranze, ma condizionarle sì. I segnali sembrano portare proprio in quella direzione, Casino vuole emarginare la Lega Nord dallo scacchiere e a Varese si tenta di agganciare i moderati per metterla in difficoltà ma con un lavoro prudente e sotterraneo. L’Udc in provincia è infatti in maggioranza con il Carroccio e non vuole uscirne, inoltre il Pdl deve mantenere l’alleanza con la Lega e dunque non può avallare altre maggioranze strutturali.
E’ un momento di transizione, ed è anche per questo che l’Udc in questo momento sembra avere delle alleanze arlecchino. In Provincia con Pdl e Lega, a Varese e Busto Arsizio contro Pdl e Lega. Da nessuna parte è ufficialmente al governo con il Pd ma mai dire mai.
I contatti a Varese ci sono, c’è stata anche una cena "segreta" a cui hanno partecipato Mauro Morello ed Ennio Imperatore insieme a Roberto Molinari e Fabrizio Mirabelli del Pd.
Il gelo è con la Lega. A Varese il partito è all’opposizione, con il sindaco Fontana c’è stima ma con il capo carismatico della sezione cittadina, Fabio Binelli, è scontro totale: «C’è una spaccatura tra il sindaco, che è un moderato, e il partito, che sta diventando estremista – dice Mauro Morello – a Roma il clima è cambiato, e anche in Europa ormai si guarda a una maggiore unità tra i partiti del Ppe, per questo non escludiamo che da gennaio, su temi specifici, vi possano essere delle convergenze tra partiti che hanno una comune ispirazione moderata. Perchè chi agita l’estremismo e il populismo, poi, sul territorio pratica l’immobilismo».  
A Busto Arsizio il corteggiamento al Pdl è più esplicito, qualche settimana fa si sono incontrate le associazioni fiancheggiatrici dei partiti: Liberamente politica (pidiellini ciellini), Agorà (pidiellini laici) Varese Attiva (Udc). A Gallarate invece non c’è storia, l’Udc è troppo vicino al leader del Pdl Nino Caianiello sconfitto alle elezioni e il Pd non accetta collaborazioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Dicembre 2011
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