Aria pulita? Si può fare e i ragazzi ci credono
Una trentina di ragazzi e ragazze si sono ritrovati per il primo incontro del Comitato Aria Pulita. Obbiettivo: partire direttamente dalle scelte quotidiane, ma intanto chiedere anche al Comune di fare scelte concrete per ambiente e mobilità
A Gallarate (e non solo) si può cambiare strada e avere aria pulita. E l’idea di un cambiamento degli stili di vita parte proprio dai più giovani, per la precisione di un gruppo di studenti superiori e universitari che hanno dato vita al "Comitato aria pulita". E l’idea di darsi da fare in prima persona ha aggregato un bel gruppo di persone: quasi quaranta persone – tra ragazzi e ragazze giovanissimi e qualche adulto – si sono presentati al primo incontro complessivo del neonato comitato, che si è tenuto venerdì a Villa Delfina a Crenna. Le attività del gruppo sono partite dall’ennesimo allarme sulla condizione dell’aria in città. «Il comitato – spiega Giulio Del Balzo, uno degli studenti promotori del comitato – è nato per una semplice presa di coscienza: da troppo tempo si tollera una situazione insostenibile. Noi riteniamo che sia dovere delle persone più giovani riappropriarsi del proprio futuro, con un atto di amore nei confronti della propria città: la tutela dell’aria e del territorio. Vogliamo migliorare la qualità della nostra vita e siamo consapevoli del fatto che essa può migliorare solo se tutti i cittadini ne sono partecipi. Ed è per questo motivo che intendiamo sensibilizzare tutta la cittadinanza verso uno stile di vita ecosostenibile». Il primo incontro è stato quasi un brainstorming tra le diverse persone presenti, mentre otra si riparte con un incontro mensile di dibattito e alcuni gruppi di lavoro su idee diverse. Il Comitato ha anche un gruppo di confronto su Facebook.
Tante le idee emerse, in particolare in tema di mobilità urbana e promozione degli spostamenti a piedi e in bicicletta: tra le indicazioni, quella di estendere le iniziative educative dalle scuole elementari e medie (dove esistono esempi positivi come il pedibus) alla fascia degli studenti delle scuole superiori, ma anche quelle sulle ciclabili e sulla sperimentazione di un trasporto privato condiviso, tipo car pooling. Un impegno "dal basso" che si accompagna da subito al tentativo di dialogare e sollecitare l’azione dell’Amministrazione Comunale, visto che all’incontro sono intervenuti di loro iniziativa anche gli assessori alla partecipazione Cinzia Colombo e ai lavori pubblici Luigi Colombo, oltre ai consiglieri comunali Dario Terreni e Jacopo Marrocco (che con i suoi 21 anni è il più giovane a sedere in consiglio comunale). E i ragazzi del comitato confermano che, oltre che a creare una coscienza più ampia del problema e delle possibili soluzioni, «uno dei principali fini del comitato è anche spingere il Comune ad agire concretamente su questi temi». E loro ritengono che servano anche «scelte coraggiose» per guardare al futuro.
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