Assemblea pubblica per il centro-rifiuti a Sciarè di Gallarate
L'incontro si terrà mercoledì 1 febbraio al circolo di Sciarè: si parlerà del progetto di ampliamento dell'impianto di trattamento dei rifiuti organici. "Invitati in particolare i residenti di Sciarè e Madonna in Campagna"
Il progetto del centro-rifiuti Ricicleco sarà esaminato anche nel corso di un’assemblea pubblica: l’incontro è in programma mercoledì 1 febbraio alle ore 21, al circolo di Sciaré in via Montenero 10. L’incontro è stato organizzato dall’assessorato alla Programmazione Territoriale e da quello all’Ecologia e Partecipazione democratica, guidati rispettivamente da Angelo Senaldi e Cinzia Colombo: i due assessori hanno deciso di tenere l’incontro a Sciarè, che è il quartiere attravrso cu sui accederà all’impianto di compostaggio (si entra dalla zona industriale di viale Unione Europea-via Danimarca). Ma l’amministrazione comunale invita in particolare anche i residenti di Madonna in Campagna, che in passato avevano lamentato problemi di odori che potrebbero essere stati causati dalla decomposizione del materiale organico nel centro Ricicleco. Insomma, anche qui – come a Crenna e a Moriggia – un approccio a partire dai quartieri, anche se si tratta di temi che riguardano in qualche modo l’intera città.
Un impianto nella zona tra Cedrate, Sciarè e Cassano Magnago esiste gà oggi: occupa un’area di 12.810 metri quadri e raccoglie 26mila tonnellate all’anno, 8mila delle quali destinate al compostaggio, 18mila alla triturazione e vagliatura. Obiettivo di Ricicleco è aggiungere una linea di trattamento della FORSU, cioè la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, congiuntamente al ritiro di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attività agricole, agro-industriali, artigianali, commerciali e di servizio. In tal modo l’impianto in futuro gestirebbe circa 37mila tonnellate all’anno, più o meno il 70 per cento della quantità complessivamente prodotta in provincia di Varese. Rifiuti organici cui aggiungere 10.000 tonnellate annue di scarti provenienti dalla manutenzione del verde. Verrebbero, poi, prodotti compost e biogas, quest’ultimo destinato ad alimentare una linea di cogenerazione per produrre calore ed energia, sopratutto a uso interno.
"Conscia dell’importanza rivestita dalla raccolta differenziata e dal riciclaggio rifiuti ma anche della delicatezza di alcuni aspetti collegati al progetto, l’Amministrazione comunale ha deciso di organizzare per la cittadinanza un momento di informazione e confronto". In particolare, destano perplessità la posizione dell’impianto (che si estenderebbe su un’area oggi verde compresa tra le fasce di esondazione del Rile e del Tenore), la realizzazione di ampie costruzioni (un capannone di oltre 4.000 metri quadri, una tettoia tamponata di 1380, una aperta pavimentata di 575, due cilindri per la digestione anaerobica con diametro di 12 metri e altezza di 20, un gasometro, una zona deposito pavimentata). Ancora, preoccupano l’impatto sulla viabilità dei mezzi che raggiungeranno l’impianto e la possibilità che aumentino inquinamento acustico e odori sgradevoli, già segnalati in passato da residenti e frequentatori della zona". La preoccupazione per la costruzione in zona d’esondazione del Rile e del Tenore hanno mobilitato anche il Comitato Rione Sud di Cassano.
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