Crotone d’assalto per tornare a sorridere

I calabresi avversari del Varese arrivano da tre sconfitte consecutive. Menichini potrebbe cambiare modulo, passando al 4-3-1-2. In panca i due ex Bindi e Gabionetta

Voglia di rivalsa per risalire la china. È un Crotone ferito quello che ospita il Varese nel match di sabato 21 gennaio, valevole per la seconda giornata del girone di ritorno della serie B. La sconfitta contro il Livorno, arrivata dopo gli stop con Brescia e Ascoli, ha lasciato parecchi strascichi: silenzio stampa per una settimana e squadra al lavoro per ritrovare grinta e convinzione agli ordini di mister Menichini. La classifica non fa di certo sorridere i calabresi: 24 punti (un punto di penalizzazione subito per inadempienze di carattere amministrativo in relazione al versamento dei contributi Enpals e delle ritenute Irpef a beneficio di propri tesserati), due soli più della zona playout e tre soli più del Modena, al momento ultima delle retrocesse. In casa all’Ezio Scida i rossoblu hanno vinto 3 volte, pareggiato 5 e perso tre incontri. All’andata finì 0-0, col Varese certamente più pericoloso, ma incapace di realizzare la rete della vittoria (foto di Simone Raso).
 
La squadra a disposizione di Menichini è un mix tra gente esperta e giovani dal sicuro avvenire, a cominciare dal portiere Belec, scuola Inter, rientrato dopo un infortunio che ha offerto spazio all’ex biancorosso Bindi, per arrivare ai due freschi under 21 Florenzi (classe ’91, scuola Roma) e Sansone (anche lui del ’91, arriva dal Parma). In difesa contro il Varese non ci sarà il forte Vinetot, espulso contro il Livorno: al suo posto spazio a Tedeschi, con il portoghese Correia e Migliore sulle fasce e Abruzzese, non al meglio, al centro. Checcucci, Mazzotta, Ligi e Ristovski le alternative. A centrocampo il veterano Galardo (foto Simone Raso), crotonese doc da una vita in maglia rossoblu, è il fulcro del gioco, abile nelle chiusure e nelle ripartenze; con lui il baby Florenzi e uno tra il fantasista De Giorgio e il regista Loviso, favorito per il match contro il Varese. Valide le alternative: i giovanissimi Pettinari (diciannove anni cresciuto nella Roma) e Maiello (’91 del Napoli), Eramo (che ha molte richieste sul mercato). In attacco i colpi di genio sono affidati al brasiliano Caetano Calil, cresciuto nel San Paolo al fianco di Kakà, con il compito di ispirare Sansone e Ciano, anch’egli cresciuto nel Napoli e autore finora di 3 gol finora (4 quelli di Calil). In panca, ma pronto a subentrare, il gigante Djuric; in panca, dimenticato o quasi, l’altro ex varesino Gabionetta, al centro di una lunghissima querelle di mercato, per poi essere utilizzato col contagocce e risultare raramente decisivo.
 
Menichini schiera la squadra con un 4-3-3 variabile, che può diventare 4-3-1-2 o 4-4-2 a seconda delle esigenze. A fare da raccordo tra i reparti Calil, fantasista puro che può giocare anche largo coi tre attaccanti, e Sansone, ala alta che può fare la punta esterna, la seconda punta e il laterale di centrocampo. Con Loviso in mezzo la squadra è molto più equilibrata rispetto all’opzione De Giorgio, più attaccante dell’ex bolognese. Occhio a chi sta in panca, perché sia Djuric con la sua stazza e i suoi colpi, che Maiello, Pettinari e gli stessi Eramo e Gabionetta possono cambiare le partite in corso. La difesa è solida e rocciosa, ma non velocissima: Correia e Migliore sono due signori terzini, mentre al centro senza Vinetot le garanzie sono molto labili, soprattutto con Abruzzese non al meglio della forma. In porta Belec è capace di parate sensazionali, come di errori marchiani. Molta della forza può arrivare dalla tribuna: il calore dei tifosi calabresi è capace di riscaldare anche nei momenti più bui, e questo è uno di quelli.

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Pubblicato il 20 Gennaio 2012
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