Lavoro, agevolazioni fiscali per la produttività: accordo rinnovato
Siglata tra Univa, Cgil, Cisl e Uil l’intesa che conferma anche per il 2012 la detassazione su ore di lavoro straordinario, notturno, domenicale e festivo. Solo per fare qualche esempio. Coinvolti tutti gli oltre 72mila addetti delle imprese varesine associate al Sistema Confindustria
L’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Cgil, Cisl e Uil hanno rinnovato l’accordo territoriale per permettere alle imprese del Varesotto, associate al Sistema Confindustria, di applicare anche per il 2012 la detassazione su quelle parti di salario dei lavoratori che favoriscono la produttività e la competitività aziendale. L’intesa permette dunque di continuare sulla scia che già l’anno scorso aveva visto sindacati e associazione varesina degli industriali dare applicazione in provincia di Varese al patto sottoscritto a livello nazionale da Confindustria e rappresentanti dei lavoratori delle tre sigle sindacali.La firma permetterà dunque a tutte le imprese del territorio associate al’Unione Industriali di poter usufruire, già a partire dalle retribuzioni del mese di gennaio, del vantaggio fiscale a favore dei lavoratori che verrà applicato su tutte quelle parti della busta paga riconducibili, come si legge nel verbale di accordo, a “incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa e ad ogni elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale”. Con applicazione anche ai dipendenti di imprese varesine occupati in sedi distaccate fuori provincia e ai lavoratori utilizzati in azienda con contratto di somministrazione lavoro.
A titolo di esempio saranno oggetto di questa vera e propria detassazione il “trattamento economico per lavoro supplementare, straordinario, notturno, festivo, domenicale, per lavoro a turni”. Per tutte queste voci, e altre similari, il prelievo in busta paga sarà dunque più leggero. Di quanto lo stabilirà nei prossimi giorni il Decreto attuativo che verrà emanato dal Governo.
Un accordo importante, dunque, non foss’altro per il numero di addetti coinvolti: oltre 72mila quelli impiegati nelle imprese associate all’Unione Industriali. Molti dei quali, senza questa intesa, sarebbero rimasti senza l’agevolazione, la cui applicazione è legata, secondo la normativa, ad accordi sindacali di secondo livello che possono essere sottoscritti sia a livello di singole imprese, con accordi o contratti collettivi aziendali, o con intese territoriali. Senza la sigla raggiunta, in sostanza, avrebbero approfittato dell’agevolazione solo i lavoratori di quelle imprese, per lo più grandi, dove viene portata avanti una contrattazione si secondo livello, lasciando fuori tutta la platea delle Pmi, recuperate invece grazie a questo accordo, così come avvenuto nel 2011.
Il testo sottoscritto a livello territoriale da Unione Industriali, Cgil, Cisl e Uil, infine, si conclude, con la precisazione che “quanto complessivamente convenuto e qui formalizzato ha carattere sussidiario e cedevole rispetto ad eventuali intese aziendali o pluriaziendali”.
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