Le ali biancorosse non volano

BRESSAN 6 – Voto liscio per una partita in cui è chiamato in causa raramente. Certo, fosse arrivato il rigore su Meggiorini, il giudizio su di lui sarebbe decurtato.

PUCINO 6,5 – La sfida giovanissima tra il “Puch” e Stevanovic (entrambe del ’91) finisce in parità e regala sprazzi di spettacolo. Il terzino del Varese ha meno esperienza ad alto livello del granata ma se la cava bene.

TROEST 6,5 – Robot programmato per spazzare l’area di rigore da ogni pericolo: quando viene acceso fa il suo dovere a suon di calcioni al pallone.

TERLIZZI 7 – Inizio con brivido, poi però mette in campo grande sicurezza e interventi precisi: con lui in mezzo il Toro può al massimo aspirare a un corner ogni tanto.

GRILLO 6 – Sarebbe da insufficienza per il liscio che libera Surraco nel primo tempo. Ma visto che per il Varese si è risolto tutto con uno spavento, lo salviamo perché per il resto offre una prestazione dignitosa.

NADAREVIC 5 – Non trova lo spazio che gli serve per partire in dribbling e perde così gran parte della sua pericolosità. La difesa del Toro gli sta addosso e lo disinnesca di continuo.

CORTI 6 – Solita produzione di quantità in mezzo al campo, anche se stavolta emerge meno del solito perché i due che gli stanno di fronte sono belli tosti.

KURTIC 5 – Non trova la continuità sperata e lascia nello spogliatoio quelle giocate sfoderate con Sampdoria e Crotone che lo avevano elevato tra i compagni. Contro avversari del genere, emerge la sua lentezza.

PETTINARI 5 – Fa scopa con Nadarevic, nel senso che gioca la stessa gara incolore. Limitato dalla difesa nelle incursioni, spinto sempre verso l’out del campo non ha neppure occasione di provare il suo sinistro.
(Damonte 5,5 – Messo per bilanciare il centrocampo, si vede troppo poco).

MARTINETTI 5,5 – L’impegno c’è sempre, ma a differenza di altre volte non ha a disposizione palloni giocabili. Mettiamoci anche la sfortuna del guaio fisico e ne esce un pomeriggio da archiviare in fretta.
(Zecchin 6,5 – Il suo ingresso, in uno schieramento inedito, serve a vivacizzare l’azione. E se su quella ribattuta fosse stato un metro più avanti lo troveremmo nel tabellino dei marcatori.

DE LUCA 6,5 – Su un campo appena più normale avrebbe potuto essere l’arma in più, perché gioca con grinta e voglia oltre a sapere cosa fare anche in mezzo ai marcantoni della difesa granata.
(Neto P. – s.v.)