Navigazione dei laghi, quali iniziative dalla Regione?
Il Partito democratico presenterà un'interrogazione martedì 17 gennaio per sapere «quale sia la strada che la Giunta Formigoni ha intrapreso»
Sapere quali iniziative la Regione Lombardia ha intrapreso, o intende intraprendere, da un lato, per sollecitare il Governo a ripristinare le risorse per la Navigazione laghi e per avviare il processo di regionalizzazione del servizio, e dall’altro, nei confronti della Direzione della Gestione Governativa, per verificare se è possibile ridurre i tagli programmati, migliorare la qualità del servizio di collegamento tra Laveno e Intra, verificando la capacità dei traghetti impiegati, e il coordinamento dei tempi di partenza del servizio lacuale con il trasporto pubblico ferroviario e su gomma.
Sono queste le due richieste formulate attraverso un’ interrogazione a risposta immediata firmata, tra gli altri, dal consigliere regionale varesino, Stefano Tosi, e che sarà discussa martedì 17 gennaio nel corso del prossimo Consiglio Regionale.
«Il Programma Regionale di Sviluppo dell’attuale legislatura – sottolinea Tosi – aveva indicato come sarebbe stato necessario puntare su un incentivo del trasporto via lago sia per favorire i collegamenti per pendolari e studenti, sia a fini turistici. La Legge di stabilità 2012, in continuità con la legge finanziaria 2009 e la legge di stabilità per il 2011, promosse dall’ex Ministro Tremonti e con il voto favorevole della Lega Nord, ha determinato il dimezzamento delle risorse che ha portato la NaviLaghi a ridurre il numero di corse passeggeri, nonché il servizio traghettamento dei veicoli, ed aumentare le tariffe. Si tratta di decisioni che penalizzano in modo particolare studenti e lavoratori, che genera ulteriori conseguenze negative sull’occupazione e influisce in modo sfavorevole sull’attrattività turistica dei laghi lombardi».
«La mancata regionalizzazione – conclude – della gestione operativa per la navigazione sui laghi rende sempre più insicura la programmazione dello sviluppo del trasporto lacuale secondo le esigenze sociali, economiche, di mobilità e territoriali, nel nostro caso del lago Maggiore. Per queste ragioni, con l’interrogazione, intendiamo sapere quale sia la strada che la Giunta Formigoni ha intrapreso, o mi auguro stia repentinamente per imboccare, al fine di tutelare questo servizio che non è solo un mezzo di trasporto ma è un valore “aggiunto” del nostro territorio».
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