Speroni: “Saremo carogne contro i nomadi”

Scontro in commissione sicurezza su un'interrogazione del leghista Unfer che chiede di eliminare definitivamente il problema. Il resto dei consiglieri fa muro. Fantinati: "Nessun estremismo ma il problema c'è"

 "Incarognirsi" contro i nomadi, rendergli impossibile la sosta nei campi con grossi tronchi, mettergli alle calcagna agenzie di recupero crediti se non pagano le multe:la ricetta di Francesco Speroni per risolvere il problema. In commissione sicurezza ieri, giovedì, il tema caldo della presenza sul territorio di Busto di gruppi stanziali e nomadi di rom o sinti ha visto contrapporsi la Lega Nord contro tutto il resto del consiglio comunale. Pdl, Movimento 5 Stelle, Pd e Manifattura Cittadina, Indipendenti di Centro hanno arginato le posizioni definite "estremiste" da tutti i consiglieri presenti. Proprio il presidente della commissione Adriano Unfer (Lega Nord) aveva presentato la mozione di cui si è discusso chiedendo di eliminare "definitivamente" il problema del passaggio dei nomadi e dei rom o sinti, presenti in modo stanziale in città come, ad esempio, la famiglia Bianchi alla quale è stata data una residenza in una via che non esiste (tra l’inceneritore e un cementificio).

La parola "definitivamente" ha fatto arrabbiare, in particolare il consigliere Gian Pietro Rossi che ha sottolineato che "già un certo Adolfo aveva pensato ad eliminarli definitivamente senza, peraltro, riuscirci". Il senatore ha tracciato la sua via parlando di vicini rumorosi da contenere e controllare giornalmente durante le loro presenza temporanea o stanziale che sia. Gianpaolo Sablich, invece, ha chiesto dati più precisi sulla presenza a Busto e ha poi lanciato l’idea di attrezzare un’area di sosta camper dedicata ai nomadi per poterli controllare e contenere in modo da evitare che sporchino prati e terreni con i loro mezzi. Marta Tosi ha, invece, apprezzato il discorso iniziale dell’assessore alla sicurezza Claudio Fantinati che ha parlato di risposte celeri, ogni volta che si presenta un nuovo gruppo, con la consapevolezza che fenomeni come questi non si possono nè fermare, nè eliminare definitivamente come vorrebbe Unfer: "La Lega ingigantisce un problema che non esiste – ha detto la consigliera di Manifattura Cittadina – queste persone sono diverse? Anche i disabili hanno delle diversità fisiche ma non per questo li cacciamo via. Quindi allo stesso modo bisognerebbe aiutarli ad integrarsi".

Se la parola definitivamente ha fatto drizzare i capelli a tanti, la parola integrazione fa saltare sulla sedia i leghisti che con Unfer sottolineano: "Non esiste integrazione per questa gente – ha sbottato – è da secoli che ci si prova ma non ne vogliono sapere". A dar manforte al presidente c’era anche Marco Albertini, sempre della Lega che chiude: "Loro non pagano la luce o non pagano le multe? Allora da domani lo farò anche io, vediamo con chi se la prenderanno prima gli enti preposti".

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Pubblicato il 20 Gennaio 2012
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