“Qualcuno ha firmato al posto mio”, scatta la denuncia

Sinistra ecologia libertà sostiene la battaglia di Beatrice Regine, condannata dal tribunale a pagare 200 euro perchè la sua firma è apparsa su due liste alle scorse amministrative: "Non è mia la firma per La Voce della Città"

Firme false per le liste alle amministrative della primavera scorsa a Busto Arsizio? Scoppia, a quasi un anno di distanza, il caso delle firme plurime raccolte per la presentazione delle liste. A farne le spese, secondo una denuncia inoltrata da Sinistra Ecologia Libertà, la signora Beatrice Regine che ha ricevuto nei mesi scorsi un decreto penale da parte del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Busto Arsizio che la condanna a pagare 200 euro per aver apposto la sua firma su due diverse dichiarazioni di candidatura, una per lista Sinistra Ecologia Libertà e una per la lista “La Voce della Città”.

La signora Beatrice, però, ha chiesto l’accesso agli atti per poter rigettare questa accusa e si è rivolta al suo difensore di fiducia. Una volta ottenute le due liste sottoscritte ha notato che la firma per la lista “La Voce della Città” non era la sua, confrontandola con quella apposta sulla sua carta d’identità che, invece, risulta essere praticamente sovrapponibile a quella apposta sul modulo della lista di Sel. Ora la donna, che ha chiesto l’aiuto del circolo bustocco di Sinistra Ecologia Libertà, ha deciso di andare fino in fondo perché vuole che sia fatta giustizia e venga risarcita dei danni morali e materiali. Lo scorso primo marzo ha presentato un ricorso nel quale si chiede che venga accertata la responsabilità di quella firma falsa.

Sarebbero almeno 50 le persone che, a Busto, hanno ricevuto la condanna a pagare per aver firmato per più liste. Di questi alcuni lo avrebbero fatto in buona fede, come si evince anche dalle dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale Giampaolo Sablich e che ha avuto tre casi di questo tipo nella sua lista, ma altri come la signora Regine se la sarebbero ritrovata a loro insaputa.
Sinistra Ecologia e Libertà fa sapere che «nel deprecare il modo superficiale con cui sono state svolte le funzioni amministrative in merito, le oltre 50 persone che sono incorse in tale inconveniente e non hanno commesso alcun atto illecito, se vorranno potranno rivolgersi al circolo cittadino di via Lodi 20».

Audio Porfidio, in nome della lista "La Voce della Città" con la quale si era presentato come candidato sindaco alle scorse elezioni, respinge le accuse e, anzi, aggiunge un elemento ulteriore denunciando che «la firma della signora in questione, stando a quanto comunicatomi dalla commissione elettorale, apparirebbe in ulteriori due liste oltre alla mia e a quella di Sel». La questione non finisce qui anche perchè lo stesso Porfidio si dice «amareggiato per queste accuse al punto che presenterò una controdenuncia nei confronti di Sel». L’ex-consigliere comunale, infatti, sostiene con assoluta certezza che «la firma della signora è stata annullata dalla commissione proprio perchè appariva su altre tre liste oltre alla mia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Marzo 2012
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