Spari da un’auto, gambizzato Frediano Manzi
Il presidente dell'associazione Sos Racket e Usura non è in pericolo di vita ed è stato immediatamente operato. Mistero sell'ennesimo episodio intimidatorio ai suoi danni
Il fondatore dell’associazione Sos Racket e Usura Frediano Manzi è stato colpito alle gambe, ieri sera martedì, da un proiettile sparato da un’auto in corsa a Lomazzo, in provincia di Como. Frediano è stato ferito, fortunatamente, non in modo grave e i medici hanno già effettuato l’intervento per estrarre il proiettile dalla carne. Manzi è molto noto in Lombardia per la sua attività anti-mafia, sue sono state importanti denunce contro il racket delle case popolari a Milano o quello delle pompe funebri, sempre nel capoluogo meneghino. Con la sua associazione ha denunciato l’ex-prefetto ed ex-presidente del Fondo anti-racket Carlo Ferrigno e non si è mai tirato indietro di fronte alle mani tese degli imprenditori che volevano denunciare usura ed estorsioni.
Su di lui, però, pende anche un’indagine della Procura di Busto Arsizio per essersi realizzato, tramite l’aiuto di un pregiudicato, due attentati ai danni di sue attività: uno a Nerviano e uno a Caronno Pertusella per, in qualche modo, aumentare la protezione per sè e per la sua famiglia. A causa di queste iniziative sarebbe finito anche sotto ricatto della famiglia dell’uomo assoldato per i due attentati. Lo stesso Manzi lo avrebbe raccontato al pm Luzi a Milano e al suo collega di Busto. Nonostante questo Sui fatti di ieri, intanto, indagano i Carabinieri di Como.
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