Colpo doppio della Garmin al Giro: tappa e maglia

La formazione america vince la cronosquadre e piazza il lituano Navardauskas in maglia rosa. L'ex leader Phinney finisce fuori strada senza cadere. Discreta prova per la Liquigas di Basso (7a)

Dal nostro inviato – Ha un nome più da ala-pivot del basket, ma veste da oggi una maglia dal colore inequivocabile. Ramunas Navardauskas è la nuova maglia rosa del Giro d’Italia dopo la vittoria del suo team, la ricca e forte Garmin-Barracuda – nella cronometro a squadre di Verona. Sotto un sole caldo e in una città appassionata (qui si concluse il Giro 2010) la formazione americana è sfrecciata a quasi 60 all’ora percorrendo i 33,2 chilometri del percorso in 37’04” e ha confermato un pronostico che è stato invece fatale alle altre favorite, Orica Green Edge e Sky.
Al di là dell’avvicendamento in testa (Navardauskas che spodesta l’americanino Phinney) però, la tappa odierna non ha emesso particolari verdetti per quanto riguarda la classifica. In piazza Bra, a pochi metri dall’ingresso dell’Arena dove due anni fa arrivò da imperatore, Ivan Basso è stato autore di una prova discreta con la sua Liquigas-Cannondale che ha chiuso al settimo posto a 26” dai vincitori. Nulla di preoccupante né di irrecuperabile visto che gli uomini di classifica per la Garmin sono Hjesedal e Vande Velde, entrambi non tra i favoriti per il podio di Milano. Tranquillo in sede di partenza, Basso ha tenuto unita la squadra (foto sotto) che è riuscita a produrre un ritmo costante transitando quarta al secondo intertempo per poi perdere qualcosina nel finale. Di contrario per Basso c’è solo la cabala: nei due Giri vinti nel 2006 e nel 2010 la sua squadra (Csc e Liquigas-Doimo) aveva conquistato anche la cronometro collettiva.
Chi dalla giornata veronese ha guadagnato, pure a sorpresa, è stato lo 

scalatore spagnolo Joaquim Rodriguez perché la sua Katusha è riuscita a lottare con le prime fino a chiudere in seconda posizione a soli 5” dai vincitori. 

Una prova che permette all’iberico di rosicchiare 17” a Roman Kreuziger (terzo con la sua Astana) e 21” a Basso. Poco più indietro la Radioshack di Schleck e, a 8” dalla Liquigas, la Lampre di Cunego e Scarponi che pagano ancora qualche secondo dopo aver lasciato terreno anche nel prologo.
Spesso la prova a squadre non ha vincitori ma ha vinti: è il caso quest’oggi di Pozzovivo (Colnago) finito a 1’12”, Rujano (Androni Giocattoli) a 1’44” e Gadret (Ag2r) a 1’45”. Alle loro spalle solo la disastrosa Euskaltel: i tre outsider saranno tra i più attivi fin dalle prime tappe con qualche salita per provare a rimettersi in classifica. A parziale scusante, per Rujano, bisogna ricordare una sua foratura che ha costretto la squadra a rallentare e a perdere così circa mezzo minuto.

Abbiamo lasciato per ultima la ex maglia rosa Taylor Phinney e con lui la BMC che comprende anche il varesino Santaromita. L’americano ha perso il simbolo del primato un po’ per via della caviglia malandata dopo la caduta in Danimarca, un po’ perché sulla discesa di oggi è uscito di strada senza andare a terra ma tornando sull’asfalto con un “cespuglio d’erba” tra raggi e pedali. Errori che si pagano caro in questo tipo di tappe e che costano il podio alla squadra, a sua volta tra le favorite. Santaomita è stato bravo a non staccarsi e a dare il suo contributo, finendo però stremato: «La caduta nel prologo mi ha massacrato – spiega dopo aver tagliato il traguardo. Oggi ho dato tutto ma sono stanco morto». E c’è da credergli visto che i “treni” hanno viaggiato a oltre 53 all’ora spingendo sui pedali.
Domani il gruppo è atteso dalla pianura: si va da Modena a Fano con un solo strappetto nel finale a Gabicce Monte. Roba per velocisti, e vedremo se l’iridato Cavendish ha recuperato le forze dopo il tremendo botto di Horsens. I suoi rivali sono pronti all’agguato.

Giro d’Italia – 4a tappa
Verona- Verona km 33,2 (cronosquadre)
1) Garmin – Barracuda (Usa) in 37’04”; 2) Katusha (Rus) a 5”; 3) Astana (Kaz) a 22”; 4) Saxo Bank (Dan) a 22”; 5) Omega Pharma (Bel) a 24”; 7) Liquigas – Cannondale (Ita) a 26”; 10) Bmc (Usa) a 31”; 12) Lampre – Isd (Ita) a 34”.

Classifica generale: 1) Ramunas NAVARDAUSKAS (Lit-Garmin); 2) Tyler Farrar (Usa-Garmin) a 10"; 3) Robert Hunter (Saf-Garmin) a 10"; 4) Ryder Hjesedal (Can-Garmin) a 11"; 5) Taylor Phinney (Usa-Bmc) a 13"; 6) Manuele Boaro (Ita-Saxo) a 19"; 10) J. Rodriguez (Spa) a 30"; 26) Kreuziger (Cze) a 40"; 33) BASSO (Ita) a 47"; 68) F. Schleck (Lux) a 1’09"; 83) Cunego (Ita) a 1’19"; 85) Scarponi (Ita) a 1’22"; 106) SANTAROMITA (Ita) a 1’40".

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Pubblicato il 09 Maggio 2012
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