Il terremoto nell’era dei social network

Nel cuore della notte Facebook e Twitter hanno avuto un ruolo cruciale nel dare le informazioni sull'ampiezza della percezione del sisma nella popolazione

L’altra mattina la terra ha tremato prima dell’alba, alle 4.04. Chi si è svegliato nel cuore della notte con la casa in subbuglio in quel momento ha probabilmente cercato una cosa sola: informazioni.
Una cosa difficile da fornire, all’istante, dai mezzi di comunicazione tradizionali. Spesso anche per quelli sul web, che prima di lanciare una notizia hanno bisogno di venirne a conoscenza e verificarla.
Un ruolo cruciale, questa volte come sempre più spesso accade in questi casi, è stato quindi quello dei social network, nei quali ogni utente è diventato una fonte, e nell’insieme hanno permesso di fotografare l’ampiezza della percezione del sisma nella popolazione.
E così è stato anche a Varese e sulla nostra pagina Facebook, dove tra le 4 e le 4.30 sono arrivati più di 300 commenti che davano notizia del sisma nei diversi luoghi della provincia.

Una post che dà bene la misura della cronaca fatta dai social network è quello di Luca Viscardi, che ha seguito attraverso i tweet e gli stati di Facebook dei cantanti l’andamento del sisma.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2012
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