“La Lega senza Bossi si spacca”
Dopo le dichiarazioni del sindaco di Verona Tosi, che ipotizza l’espulsione del Senatùr se le accuse sulle paghette venissero confermate, arriva la reazione dei parlamentari
«Se Tosi propone una Lega senza Bossi, per molti deputati, dirigenti e militanti la scelta diventa obbligata. Così si spacca la Lega…»
A dichiararlo in una nota sono 5 parlamentari leghisti, i deputati Torazzi, Desiderati, Meroni, Chiappori e Molgora, che in mattinata hanno commentato le dichiarazioni del sindaco di Verona, Falvio Tosi (nella foto).
Cosa ha detto Tosi da causare una reazione di questo genere da parte dei cinque parlamentari? Nel corso di un’intervista con La Zanzara di Radio24 ieri, il neo confermato sindaco veronese ha detto: «Fosse confermato che ha autorizzato personalmente le spese dei figli, difficile pensare che Umberto Bossi possa fare il presidente della Lega o a qualsiasi ruolo all’interno del movimento».
Un affondo duro, dopo le carte emerse dall’inchiesta che dovrà accertare il transito dei soldi dei rimborsi elettorali alla Lega Nord, e a due giorni dall’esito nefasto delle amministrative per il movimento dei padani. Ma non finisce qui, per Tosi ce n’è anche per Renzo Bossi: «Se la storia delle paghette fosse confermata mi vergognerei come leghista. Io personalmente quando ero ragazzo, alla stessa età, prendevo qualche migliaia di lire, non euro…».
«Renzo dovrebbe essere espulso – ha continuato Tosi – e ci sono le condizioni per un’azione penale e una richiesta di risarcimento danni. Se fosse tutto confermato, ovvio».
Già ieri, dopo le dichiarazioni di Tosi sè levò il fuoco di sbarramento di alcuni senatori, tra cui anche uno dei fondatori del movimento, Leoni: «Non è ammissibile che un qualunque esponente della Lega Nord si permetta di fare processi sommari al padre fondatore del nostro movimento. Ricordiamo che tutti noi, a partire da Tosi, senza Bossi saremmo a fare tutt’altro», dichiararono ieri i senatori del Carroccio Cagnin, Castelli, Monti, Leoni e Valli che parlano di «un’abitudine tutta italiota, non certo leghista, di accanirsi contro chi, in un particolare momento storico, può apparire debole».
Oltre alla dichiarazione dei deputati di questa mattina, si aggiunge anche la voce di Angelo Alessandri, Segretario Nazionale della Lega Nord Emilia: «La Lega deve ripartire, certo, ma senza perdere la testa e non cercare facili titoli sparlando a vanvera. Chi ha responsabilità deve sentirne il peso anche quando si esterna. Bossi è stato e sarà il fondatore e l’artefice di un sogno di indipendenza della nostra terra. Un sogno – sottolinea Alessandri – che va al di la di qualche Sindaco in più».«Forse – ha concluso Alessandri – bisognerebbe imparare da Grillo: lavorare sul territorio e meno apparizioni televisive»
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