Tu chiamale se vuoi, elezioni
Vecchie volpi e outsider della politica locale, dal Partito dei Pirati alle liste civiche. Il momento delicato per la Lega. Le riconferme: tutto quello che c'è da sapere sulle elezioni del prossimo weekend nei comuni della provincia che vanno al voto
Polemiche, presenze di politici nazionali, i candidati, volantini e slogan. La campagna elettorale per le amministrative è agli sgoccioli – si chiude questa sera, venerdì, alla mezzanotte – e nei dieci comuni varesini che andranno al voto c’è molta attesa.
Ecco che Varesenews propone la disamina dei dieci comuni che vanno alle urne nei prossimi giorni: la situazione paese per paese, coi protagonisti e i programmi.
Tutti i candidati e le news elettorali si possono trovare nel nostro speciale elettorale.
Tradate

A Tradate (foto: il municipio) una campagna elettorale che si è aperta all’insegna delle polemiche e che èproseguita tra inaugurazioni e presenze di esponenti nazionali dei vari partiti. La città è governata da 20 anni da sindaci della Lega Nord, ma per la prima volta dopo due legislature il Carroccio di Gianfranco Crosta si presenta senza Pdl, che sostiene Vito Pipolo. Nel centrodestra a sparigliare le carte c’è anche la candidatura autonoma di Franco Accordino. Mentre il centrosinistra si è unito per sostenere Laura Cavalotti. Outsider che potrebbero destare molte sorprese sono: la lista civica di Carlo Uslenghi (Città Nuova), l’Udc di Stefania Giammatteo e il Movimento 5 stelle di Stefano Castiglia.
La campagna elettorale si era aperta subito con la polemica sui Bilanci sociali da 23mila euro mandati nelle case dall’Amministrazione comunale, ma era proseguita anche con una “guerra” di slogan: la Lega aveva fatto comparire scritte anonime in città con “Un passo avanti”, ma prima che uscissero alla scoperto il centrosinistra ha affisso manifesti con la stessa scritta, bruciando di fatto la strategia elettorale del Carroccio. Casualità o marketing? Tra manifesti del centrosinistra imbrattati più volte e le inaugurazioni del Comune, sono passati in città anche molti big nazionali della politica: Nichi Vendola, Enrico Letta, Roberto Maroni, Matteo Salvini, Rocco Buttiglione, Mariastella Gelmini, Daniela Santanchè e Lara Comi. Segno che c’è molta attesa per queste elezioni è anche l’elevato numero di partecipanti alle tante iniziative pubbliche, compreso il match tra i candidati sindaco che si è svolto nei giorni scorsi.
Anche Gerenzano ha avuto una campagna elettorale piuttosto accesa. Dopo vent’anni di guida in solitaria delle Lega Nord c’è molta attesa per il risultato. Il sindaco uscente Silvano Garbelli si ripresenta e dovrà vedersela con un centrosinistra unito in Gerenzano Democratica che sostiene Pier Angelo Gianni, un centrodestra unito in Insieme e libertà per Gerenzano per Ivano Campi, e l’Unione Padana di Enrico Colombo.
La campagna elettorale si è aperta con un mancato accordo tra centrodestra e centrosinistra per un candidato unico destinato a fronteggiare la Lega. Accordo poi non trovato. Mentre i tre candidati che si oppongono a Garbelli sono riusciti a far saltare una serata pubblica dell’amministrazione comunale chiamando anche in causa il Prefetto. Altra polemica aperta è il futuro centro commerciale al confine con Saronno: iter burocratico già avviato ma che gli oppositori della Lega sarebbero pronti a far saltare. Intanto il Carroccio promette continuità.
Cassano Magnago
Si sfidano ben sei candidati e la prospettiva di un secondo turno è considerata quella più probabile: il centrosinistra unito (partiti più la lista civica LiberaMente Cassano) sostiene Mauro Zaffaroni, il centrodestra uscito dall’esperienza di governo degli ultimi dieci anni è diviso tra Nicola Poliseno (PdL, Udc e lista civica Poliseno Sindaco) e Stefania Federici, che si presenta sotto il simbolo della Lega Nord per cercare la reconquista dello storico feudo leghista. Nell’area di centro, le proposte di Rocco Andrisani (che si è allontanato da qualche anno dal Pd) per il movimento civico L’Ape, quella del centrodestra alternativo di Clara Fanton (Unione Italiana) e quella del Partito Pensionati guidato da Vittoria Novello (nella foto, il municipio di Cassano Magnago). Tra i temi che hanno interessato di più c’è stato quello più generale dell’applicazione dell’IMU, ma anche temi specifici come l’ambiente e il futuro dell’Asilo comunale L’Aquilone, anche grazie all’opera di associazioni e comitati che hanno promosso i dibattiti dedicati. Poche le “fiammate” polemiche tra i candidati, anche tra i due (ex) alleati Lega e PdL, che pure si sono accusati un po’ reciprocamente di essere il “grigio” che ha frenato l’azione dell’amministrazione negli ultimi cinque anni. Molto si è mosso anche sul web, in particolare da parte di Mauro Zaffaroni e Nicola Poliseno.
La campagna elettorale non ha risparmiato colpi di scena e colpi bassi, in uno scenario molto movimentato. Il centrosinistra ha affrontato un dibattito interno acceso per la scelta del candidato, nel centrodestra si sono visti colpi di scena sulle alleanze e sulla formula politica: alla fine le due liste allargate di centrosinistra (Cardano Vive) e centrodestra (Giovane Cardano) sostengono rispettivamente la vicesindaco uscente Laura Prati e il giovane consigliere comunale uscente Giacomo Iametti. Punta a conquistare il voto di centro la lista Cardanoincomune, che raccoglie l’eredità dei Popolari, rimasti fino ad oggi al governo della cittadina con Mario Aspesi ma ora intenzionati a far da soli: il loro candidato è Michela Marchese. Loris Bonato è la candidatura dura e pura e solitaria della Lega Nord, sotto le insegne dell’Alberto da Giussano. Tra i temi al centro del dibattito, da un lato le opere pubbliche (l’asilo, ma anche la grande piscina ormai disconosciuta da tutti e il futuro dell’ex cava acquistata dal Comune) dall’altro i servizi individuali e per le famiglie, che a Cardano sono molto articolati, oltre alla questione-Malpensa, visto che Cardano è uno dei comuni aeroportuali. Una certa attenzione è stata rivolta al mondo dell’associazionismo sportivo e sociale, che a Cardano è molto vivace e vario. Molto vivace lo scambio sulle formule politiche, in particolare con la lista civica dei Popolari che ha accusato le altre forze in campo di dipendenza dai partiti.
Tre candidati si contendono la cittadina, una piccola roccaforte leghista dove il Carroccio amministra senza interruzioni da quindici anni. E questa volta la Lega corre da sola puntando su Fausto Brunella, ex sindaco per due mandati, vice sindaco al fianco del senatore Fabio Rizzi e assessore al bilancio della provincia di Varese (nella foto, il gonfalone di Besozzo). Brunella ha puntato la sua campagna elettorale sull’esperienza maturata in questi anni: «La macchina comunale è diventata sempre più complessa – ha detto – e questo ci richiede competenza e capacità. E il nostro gruppo nel tempo ne ha maturata molta». Il primo cittadino uscente Rizzi, ha scelto di non ricandidarsi alla carica di sindaco ma è comunque presente nella lista della Lega Nord. Per sostenere la campagna elettorale a Besozzo sono arrivati anche i big del Carroccio, Umberto Bossi e Roberto Maroni ospiti della tradizionale risottata verde “padana”.
A sfidare la Lega ci provano in due: Riccardo Del Torchio e Giorgio Gervasini. Entrambi vantano un’esperienza famigliare all’interno del comune di Besozzo: per Del Torchio è il padre, per Gervasini il nonno, entrambi sono stati sindaci della cittadina.
Da una parte c’è dunque una lista in stile “governo tecnico”.La appoggiano infatti sia Pd che Pdl, ma anche l’Idv. È la “Lista civica per cambiare” guidata dal giovane Del Torchio. La lista ha presentato un programma ricco di iniziative che vanno dalla riorganizzazione dei servizi sociali all’ambiente, dal recupero del dialogo tra amministrazione e cittadini alla valorizzazione dell’ambiente. «Vorrei che il comune tornasse il cuore del paese – ha spiegato il candidato – deve essere la casa di tutti non di pochi».
Pragmatico e concreto è il programma di Giorgio Gervasini, candidato di “Besozzo Tricolore”, gruppo appoggiato dalla Destra che presenta esponenti provenienti da Pdl, ex An e Forza Italia. Gervasini è conosciuto in paese anche per il suo impegno nelle attività locali di volontariato. «Vorrei che Besozzo abbandonasse questa deriva leghista che l’ha contraddistinto negli anni – ha affermato -. Io sono un federalista convinto ma non un indipendentista». Priorità il recupero del centro storico e il miglioramento dei servizi, primo fra tutti la rete fognaria.
Tre candidati sindaco, 11 donne tra le liste contro 22 uomini e tre partiti politici ufficialmente in campo con il proprio simbolo. Le elezioni fernesi vedono sfidarsi: Massimo Regalia alla guida della lista “Uniti per Ferno”, una formazione civica che però ha ricevuto il sostegno di tutti i partiti di centrosinistra (PD, Idv, FdS e Sel) e candida 5 uomini e 5 donne; Mauro Cerutti, sindaco uscente, è il candidato della lista “Insieme a Cerutti per Ferno” sostenuta da Udc e Pdl, con 2 donne e 8 uomini; Claudia Colombo è il sindaco indicato dalla lista “Claudia Colombo sindaco” sostenuta dal partito della Lega Nord e dalla formazione civica “Ferno Viva”, candida 4 donne (più il sindaco) e 6 uomini.
A prescindere da quale sarà il candidato un’indicazione certa emersa durante la campagna elettorale è che al centro di tutte le politiche della prossima legislatura ci sarà il centro storico, da riqualificare e rivitalizzare. Almeno così hanno promesso tutti e tre i candidati. Altra grossa questione è, naturalmente, quel che riguarda Malpensa. Su questo versante la linea comune è quella di collaborare cercando però di guardare alla salvaguardia del territorio. La posizione più dura nei confronti dell’espansione dell’aeroporto l’ha presa, anche in questi anni, il gruppo guidato da Massimo Regalia.
A sollevare il tema delle tasse, patto di stabilità e disobbedienza fiscale, come chiede la Lega Nord, è invece Claudia Colombo che ha anche rimproverato il sindaco uscente di scelte poco coraggiose su questo versante. Mauro Cerutti fa leva invece su una nuova mentalità amministrativa, relativamente agli investimenti, sperimentata in questi anni di amministrazione.
Alessandro Azzoni, Mauro Croci e Tobia Perfetto. Più otto donne e 22 uomini, amministratori ed ex amministratori, consiglieri comunali e nuovi volti della politica.
È agli sgoccioli la campagna elettorale delle tre liste per le elezioni amministrative sumiraghesi. Sono tre formazioni con profili molto diversi fra loro (nella foto, il municipio di Sumirago).
C’è la Lega Nord, la forza politica che amministra attualmente, e ininterrotamente da 17 anni, il comune. Alle nuove elezioni lascia il sindaco Camillo Brioschi e si candida a prendere il suo posto Alessandro Azzoni, attuale assessore al bilancio e allo sport. La lista è formata da 3 militanti della Lega e una componente di indipendenti.
Mauro Croci guida invece la formazione civica “Cittadini per Sumirago”. Il progetto di Croci viene invece da un lungo impegno all’opposizione che ha saputo aggregare persone e idee molto trasversali. A dare l’appoggio esterno al progetto sono infatti due partiti opposti fra loro, il Partito Democratico e il Popolo delle Libertà.
Tobia Perfetto è invece il candidato di “Progetto in comune”, una lista con molte facce nuove ma che raccoglie anche l’impegno del gruppo di opposizione dell’ex sindaco Lorena Bollasina. Il gruppo ha sperimentato iniziative originali durante la campagna elettorale.
Nell’Alto Varesotto i comuni al voto sono tre, Pino Lago Maggiore (nella foto), Brissago Valtravaglia e Marchirolo. Le sorprese sono state essenzialmente due nel corso della campagna elettorale: l’unione delle opposizioni a Marchirolo e l’arrivo del Pirate Party a Pino.
Su quest’ultima partita il movimento va a paracadutare anche in un’altra ventina di centri del nord un drappello di candidati di un partito nato da poco e che propone temi anti tasse, contro i partiti, le banche e a favore della redistribuzione degli avanzi di bilancio comunali alla comunità. Alessandro Marsili (Pirata) Se la vedrà con altre due liste, una dell’outsider Gilberto Impeduglia e del sindaco in carica Mauro Fiorini, che si ripresenta.
Si propone per il secondo turno anche Pietro Cetrangolo a Marchirolo anche se, come anticipato le due opposizioni oggi distinte in consiglio comunale si sono coagulate attorno al nome di Massimo Mastri che si propone come antagonista.
Nessuna lista sfiderà invece il sindaco in carica di Brissago Valtravaglia, Giusy Giordano che si presenta per una corsa solitaria per la riconferma.
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