Maran: “Raggiunto un obiettivo, ora tagliamo il traguardo”
Il Varese si è allenato a porte chiuse prima di partire per la Liguria; soddisfatto il tecnico: «Sono uscito dal campo contento». Formazione: rientra Grillo, ballottaggi sulle fasce e in attacco
Porte chiuse e cuore aperto: Rolando Maran si presenta così dopo l’ultimo allenamento varesino a poche ore dalla partenza per la Liguria dove il suo Varese giocherà (mercoledì 6, 20,45) la prima delle due partite più attese negli ultimi trent’anni della propria storia centenaria.
Le porte chiuse sono per alzare al livello massimo il livello di concentrazione della squadra (e, secondo noi, anche per evitare qualche occhiata indiscreta…), il cuore invece si apre quando al tecnico di Trento viene chiesto se questi sono gli incontri più importanti di una carriera vissuta soprattutto in Serie B. «Finali simili portano con sé un pathos diverso – spiega Maran nella saletta stampa di Masnago – ma le partite per arrivare fino a questo punto ritengo abbiano avuto lo stesso valore. Diciamo che in queste occasioni viene valorizzato tutto il lavoro precedente e il nostro è stato davvero tanto e ben fatto».
ORA LA VOLATA – Le prime parole di Maran (qui la VIDEOINTERVISTA) sono uno slogan perfetto per inquadrare la doppia sfida con la Sampdoria. «Finora abbiamo raggiunto l’obiettivo, non il traguardo. Volevamo arrivare a giocare queste finali, ora ci troviamo vicini allo striscione d’arrivo ma dobbiamo tagliarlo per primi e quindi – il mister si aggrappa al ciclismo – è necessario alzarci sui pedali per vincere la volata finale. Al Giro d’Italia nessuno si ricorda chi arriva secondo: nella storia entra solo la maglia rosa».
I suoi uomini sono pronti, sia dal punto di vista fisico (recuperato anche Fabrizio Grillo) sia su quello della preparazione. «Oggi ho voluto che ci allenassimo in un certo modo – dice Maran riferendosi alle porte chiuse – e al termine della rifinitura sono uscito dal campo contento. La squadra è consapevole di dove si trova ed è pronta a giocare; ora sarà importante l’approccio della gara e quindi dovremo concentrarci al massimo su questo, 25 ore su 24». L’allenatore biancorosso riprende poi alcune frasi già dette prima di altre partite ma non per questo meno importanti: «Lo ripeto. Dobbiamo avere il coraggio di sbagliare, altrimenti non saremo il vero Varese e rischieremo di soffrire. Guardate Verona: quando ci siamo tolti di dosso il tarlo della paura ci siamo trasformati in quella squadra che può giocarsela con tutti.
STAFFETTA IN FASCIA – Quello di cui Maran non parla è la formazione iniziale che vedremo al "Ferraris" mercoledì sera. Buona parte dell’undici sarà quello che ha giocato le sfide con il Verona ma non mancano i ballottaggi in alcuni ruoli. In difesa come accennato rientrerà Grillo e quindi probabilmente Pucino tornerà in panchina lasciando spazio a una linea a quattro con Cacciatore, Troest, Terlizzi e appunto il terzino di origine romana.
A centrocampo, intoccabili Corti e Kurtic, Maran dovrà scegliere due dei tre esterni anche se su questa situazione il mister è categorico: «Quello è il ruolo più dispendioso e quindi è molto probabile che chi non sarà in campo dall’inizio subentrerà a partita in corso come è accaduto anche le altre volte». Difficile però che il Rivas delle ultime partite stia in panchina: la scelta per il secondo titolare cadrà tra Zecchin e Nadarevic ma entrambi hanno dimostrato grande condizione sabato al Bentegodi. Infine le punte: anche qui un giocatore sembra inamovibile e cioé Neto Pereira (foto), quindi Maran dovrà valutare bene se proporre Granoche o De Luca al suo fianco.
A chiunque giochi però, Maran ricorderà quello che ha detto ai giornalisti: «Scordiamoci sia la partita di Marassi all’andata (0-1, Damonte nel recupero), sia quella di quindici giorni fa a Varese. Questa sarà una gara completamente diversa da due incontri che sono parentesi passate, con cui non abbiamo acquisito nulla in vista della finale».
Dal punto di vista tattico, di fronte a una Sampdoria in campo con il trequartista (Juan Antonio favorito su Foggia), Maran puntualizza: «Il loro schieramento potrebbe avere un uomo capace di muoversi tra le nostre linee, ma noi abbiamo alcuni accorgimenti da prendere a seconda del modulo utilizzato dagli avversari. Il Varese non si snatura, ma ha gli strumenti per adattarsi quando serve».
EMOZIONE E ORGOGLIO – Il pensiero conclusivo dell’allenatore varesino va però al pubblico biancorosso, che a Marassi giungerà in forze. «L’ho già detto ma non posso che ripetermi anche in questo caso. Per noi è importantissimo vedere la gente di Varese sugli spalti e vi assicuro che per noi è motivo d’orgoglio essere seguiti da così tanti tifosi e anche noi avvertiamo l’emozione. Sabato notte, al ritorno da Verona, abbiamo trovato centinaia di persone che ci attendevano: uno spettacolo bellissimo. Anche per questo non lasceremo nulla al caso».
Sampdoria – Varese (probabili formazioni)
Sampdoria (4-3-1-2): Romero; Rispoli, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Obiang, Renan; Juan Antonio (Foggia); Pozzi, Eder.
Varese (4-4-2): Bressan; Cacciatore, Troest, Terlizzi, Grillo; Zecchin (Nadarevic), Corti, Kurtic, Rivas; Neto Pereira, De Luca (Granoche). All. Maran.
Arbitro: Giacomelli di Trieste (Meli e Posado; IV° uomo Pinzani).
Leggi anche – La corazzata Samp spinta dal pubblico di Marassi
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