Patrizia Frachelle: commissario di italiano all’Isis Dalla Chiesa
La docente di italiano al liceo di Gallarate sarà commissario esterno a Sesto calende. Vediamo cosa pensa dell'Esame di Stato
Patrizia Frachelle è docente di italiano al liceo scientifico Da Vinci di Gallarate. Appassionata di lettura, non disdegna il mondo virtuale e le sue diverse sfaccettature. Incaricata di aiutare gli studenti nella scelta dell’esperienza di alternanza, per il prossimo Esame di Stato sarà commissario esterno di italiano all’Isis dalla Chiesa di Sesto Calende
Cos’è per lei l’esame di maturità?
Senza dubbio un momento di confronto per il ragazzo: nuove facce, qualche imprevisto, domande magari inattese… Da insegnante proprio questo aspetto mi pare interessante: che ci si confronti con richieste diverse e per certi aspetti meno rassicuranti di quelle ormai note provenienti da insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi per tanti anni. Anzi, e’ per questo che l’esperienza, a mio avviso, e’ utile per crescere in un mondo in cui occorre imparare ad affrontare il nuovo con coraggio e determinazione.
Che dire? Studiando, non le pare? Non uno studio pignolo di chi vuole ricordarsi tutto, ma quello di chi sa operare collegamenti, si muove, per quanto è possibile a un diciannovenne, disinvoltamente tra gli argomenti trattati.
Lo devo dire io? Certo, dal mio punto di vista, no. In genere so adattarmi con una certa facilita’ al tipo di classe davanti a cui mi trovo, modificando obiettivi e strategie. L’ideale, pero’, sarebbe intervistare i
miei alunni in proposito, non le pare?
Italiano, soprattutto nel programma dell’ultimo anno perchè lo studio della letteratura offre spunti straordinari di riflessione su di se’, sul senso del nostro andare. Ma anche latino e storia antica mi appassionano. Mi piace indagare nel vasto campo della conoscenza, sono sinceramente curiosa.
Facile dare consigli stando all’esterno! Direi, con serenita’, con determinazione e perfino con coraggio. Doti un po’ in calo oggi. Bisogna riscoprirle allora.
Cosa non deve fare? Qualche atteggiamento che lei non tollera
Guardi, ho fatto il callo a tante reazioni, a chi piange, a chi è sicuro di se’, a chi trema, ma non accetto in maniera assoluta la slealtà. Da me ci si puo’ aspettare il massimo della disponibilita’, ma guai a tradire e fare i furbi.
Le mie domande intende dire? 5 minuti, 7 magari… Sono una chiacchierona, ma mi trattengo molto in sede di esame.
Potrei dire loro: non alzatevi alle 11 o alle 12 per studiare: meglio le ore del mattino per concentrarsi. E poi studiate insieme per prepararvi: e’ meno pesante e a volte permette scoperte inattese anche negli argomenti già tante volte trattati. La bellezza della vita è nell’inatteso: per questo non bisogna temere troppo neppure degli esami di stato.
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