Senza Terlizzi la difesa va in crisi

BRESSAN 6 – Tre gol senza particolari colpe (forse sul primo poteva uscire, ma i meccanismi non erano quelli), un paio di interventi utili e solita sicurezza con i piedi.

CACCIATORE 6,5 – Non fa tutto giusto, ma gioca una quantità enorme di palloni, molti dei quali con coraggio e bravura. Tra i più esperti, i compagni si rivolgono spesso a lui nei momenti difficili e il terzino non tradisce.

TROEST 5 – Il suo limite era già emerso altre volte: senza Terlizzi accanto il danese si sente perso e ciò avviene anche a Marassi. In questo discorso non c’entra l’errore di valutazione che porta al gol Pozzi. Ammonito, salterà il ritorno anche se su quel giallo ci rimangono molti dubbi.

CAMISA 5 – Catapultato in campo all’ultimo momento è colpevole in occasione del primo gol di Gastaldello che apre la serie di reti. Ciò gli toglie sicurezza (peccato, era partito bene) e anche nel resto della partita non è impeccabile.

GRILLO 6,5 – (Nella foto) Lotta a petto in fuori contro qualsiasi avversario gli capiti davanti: alto o basso, rapido o ragionatore. Come il collega Cacciatore, non sempre vince i duelli ma spesso respinge le minacce.

ZECCHIN 7 – Maledetto quel fallo, più di frustrazione che di tattica, che gli costa la squalifica per la finale. Perché nei 95′ di Marassi l’esterno è strepitoso tanto in fase di recupero, quanto nell’inventiva con quel corpo che, non si sa come, si ritrova sempre la palla tra i piedi (buoni).

CORTI 6 – Polmone della squadra, distribuisce corsa e fiato lungo tutto il campo. Ciò va un po’ a discapito della qualità ma quello è affare d’altri.

KURTIC 5,5 – In campionato a Marassi giocò una gara superlativa e forse per questo la Samp gli si chiude addosso a ogni possesso di palla. Inventa qualche giocata eccellente ma in altre occasioni non trova gli sbocchi giusti. Si rifarà a Varese: promesso.

RIVAS 7 – Il gol al portiere della sua Nazionale è una perla che ricorda quelle di… Alberto Tomba: salta i difensori come paletti e scarica la palla in rete. E non si limita a quello, perché finché regge è una spina nel fianco della squadra di Iachini.
(Nadarevic 6 – Entra e solca il campo con qualche sgroppata delle sue, a mettere pressione alla difesa di casa).

NETO PEREIRA 6,5 – Bravo, coraggioso con una sola pecca: fa tutto bene ma opera un po’ troppo lontano dall’area doriana, così i suoi giochi di prestigio – specie nel primo tempo – non portano i frutti che meriterebbero. E dopo un miliardo di calci presi in stagione (spesso impuniti), viene ammonito per una spallata a metà campo…
(Martinetti 5,5 – Sarebbe da “senza voto”, ma in 25′ di impiego avrebbe avuto il tempo di provarci).

DE LUCA 7 – Non è una partita da “sette” quella del bomber varesino, perché resta a lungo isolato nell’area blucerchiata e nel primo tempo spreca una palla invitante. Però il voto se lo guadagna lo stesso in pochi secondi, quelli con cui prima crea e poi finalizza l’azione del 2-2. Un fiuto per il gol raro, confermato anche quando la posta in palio è massima.
(Damonte 5,5 – Entra ma si vede poco; si trova in campo quando la Samp chiude i conti).