Beppe Maniglia, da 40 anni rocker di strada

Abbiamo filmato per voi un'artista di strada con una storia - anche in internet - incredibile. Beppe Maniglia, da decenni "star" di piazza Maggiore e, d'estate, di Cattolica

beppe manigliaLa sua capacità più sorprendente era quella di far scoppiare come palloncini le borse dell’acqua calda, semplicemente con la forza del fiato. Ma Beppe Maniglia – una istituzione per Bologna, fonte di ispirazione per scrittori come Pier Vittorio Tondelli, Alessandro Baricco e Isabella Santacroce, possessore di un pagina biografica su Wikipedia e una su Nonciclpedia, musicista che non ha mai avuto una casa discografica ma che ha pubblicato la bellezza di 21 CD e persino aspirante candidato sindaco (ma nel 2008 la sua lista “ManigliaMuscolosa” non fu nemmeno ammessa alle elezioni) – è innanzitutto un chitarrista che si dice abbia colpito persino Bruce Springsteen (anche se forse è una leggenda) e che, pur non essendosi mai allontanato dal “palcoscenico della strada”, si è esibito in diversi programmi televisivi italiani (Italia’s Got Talent, Attenti a quei due su Rai 1, è stato ospite di Raffaella Carrà). Nel 1986 (fonte wikipedia) pare sia stato pure invitato da Bob Geldof a Londra a suonare per lo Sport Aid.

Nato in Romania, vero nome Giuseppe Fuggi, Beppe Maniglia ha la sua “sede” però in Piazza Maggiore, dove intere generazioni di bolognesi l’hanno ascoltato suonare col suo “palco portatile”, una Harley Davidson su cui è montato un impianto acustico con tre gigantesche casse e un mixer che accompagnano la musica di base e la sua chitarra elettrica. E anche molti dei turisti di Cattolica, dove “fa la stagione”, lo conoscono bene. E ne apprezzano i virtuosismi. Ogni giorno si radunano decine di persone per ascoltare la sua musica: e in una trasferta, l’ha fatto pure Varesenews.

E i suoi sono davvero virtuosismi da gran professionista, anche se si circonda di personaggi improbabili (nel caso del video una ballerina 74enne fin troppo compresa nel suo ruolo). Tanto virtuosi da far dire all’ispettore Coliandro, nel telefilm Rai realizzato dai Manetti Brothers su ispirazione di un libro di Lucarelli: «Ma perché Beppe Maniglia non è diventato uno dei chitarristi più famosi nel mondo?». Misteri della vita, è la risposta: nel telefilm come nella realtà.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Settembre 2012
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