Ma l’autobus a chiamata Amsc funziona?

La linea 5 del trasporto urbano collega Arnate con Sciarè: una navetta che parte su richiesta del viaggiatore. Abbiamo provato a sperimentarla, nel tardo pomeriggio, da via Torino a via Olona

«Sì, ma questo servizio di pullman a chiamata funzionerà?». Dopo l’introduzione del nuovo sistema di trasporto urbano, non tutti sono convinti della soluzione scelta per servire Sciarè e una parte di Arnate: la linea 5 è infatti servita da 4 corse giornaliere (nelle ore di punta) e poi dal servizio "navetta" a chiamata. Un modello che si sperimenta anche altrove, ma che ha fatto storcere il naso a qualcuno (anche nei commenti di VareseNews). Ma funziona? Noi abbiamo provato a testarlo. Una sola corsa di prova certo non è uno studio statistico valido, però qualche indicazione si può trarre.


Abbiamo scelto di partire intorno alle quattro e mezza di pomeriggio: prima dello stop delle 17.00 (oltre cui il servizio navetta non è garantito), ma nel momento in cui c’è  già un po’ di traffico, giusto per testare al meglio la risposta. La prima telefonata la facciamo al numero fisso 0331/707703, a pagamento, l’unico che compare sulla sezione "trasporti" del sito. Ci troviamo all’incrocio via Forze Armate/via Torino. Facendo finta di non conoscere il percorso, proviamo a chiamare lo stesso, le indicazioni al telefono sono abbastanza precise: «Deve raggiungere la fermata di via Pietro da Gallarate, lì vicino, la strada lunga che va verso il centro commerciale» dice l’addetto del servizio trasporti Amsc. «Lì trova la palina con il numero di riferimento. Io intanto comunque le mando lì la navetta».

Alle 16.31 quindi iniziamo a calcolare l’attesa, intanto raggiungiamo a piedi la palina di via Pietro da Gallarate, a meno di 100 metri: la palina è ben visibile (anche se in mezzo agli alberi della "tangenzialina"), il numero di riferimento che l’addetto ci aveva chiesto è indicato in modo chiaro (è la palina numero 5). Questa volta sulla tabella plastificata troviamo non solo il numero del telefono a pagamento, ma anche il numero verde: quindi partendo da uno dei punti segnati della linea 5 (il percorso è sul sito Amsc) si trova subito e non si paga neanche un centesimo di euro. Forse si poteva usare un carattere meno microscopico, per farlo risaltare un po’ (specie per gli anziani).
L’attesa per il pullman è tutt’altro che lunga: la navetta compare alle 16.39, otto minuti di attesa dopo la chiamata, che abbiamo fatto quando abbiamo deciso noi, senza attendere l’orario di passaggio. Il mezzo è un pullman di piccole dimensioni, con una mezza dozzina di posti. «Andiamo in via Olona, appena dopo la Mornera» diciamo subito all’autista. Da dove viene la navetta? «Dalla stazione, nella maggior parte dei casi le persone che chiamano partono da lì».

La navetta deve seguire il percorso segnato: si va fino a via Fermi, poi via Novara, la stazione FS, via Ronchetti. Un giro lungo, anche se il pullmino si destreggia abbastanza bene nel traffico, rispetto ai pachidermici pullman delle altre linee. Perché un percorso così lungo? «Una volta presi a bordo passeggeri dobbiamo percorrere la linea prevista, altrimenti andremmo in concorrenza con i taxi» ci spiegheranno poi. Due minuti dopo che siamo partiti, l’autista controlla anche il biglietto: «Mi mostra il titolo di viaggio?». Detto fatto, timbriamo all’obliteratrice e siamo in regola. Passiamo da via Vespucci e viale Lombardia a Sciarè, poi in via Olona, sempre seguendo il percorso previsto dalla tabella di marcia: «Fermata prima o dopo il ponte?» ci chiede quando ci avviciniamo alla Mornera. Passiamo sotto al ponte e scendiamo a quella di fronte alla via Bronzetti (zona molto edificata di recente). In mezzo minuto il guidatore fa inversione e riparte verso la stazione. Ora di arrivo 16.54, tempo di percorrenza effettivo 15 minuti: non tanto, considerando anche l’ora di traffico "scolastico". Anche se è vero che su un percorso breve come quello che abbiamo scelto (2 km di distanza lineare), anche a piedi ci si mette una mezzoretta e non di più.

Se il servizio si dimostra nel complesso efficace e flessibile, rimane solo la nota negativa della tariffa: 1.60 euro per 120 minuti (a meno di non avere un abbonamento). La validità di due ore del singolo biglietto è abbondante, si farebbe anche in tempo ad andare dalla periferia al centro, sbrigare qualche commissione e rientrare in periferia. Nel nostro caso va notato che comunque eravamo quasi al termine del servizio-navetta, che dopo le 17 non viene più erogato. Sulla linea c’è comunque ancora una corsa ordinaria, in partenza alle 17.10: nel nostro caso avremmo potuto ripartire alle 17.37 dalla fermata via Olona- via Bronzetti, per ritornare in via Pietro da Gallarate alle 17.55.

Ultima nota: la mappa con i percorsi è scaricabile sul sito di Amsc e risulta abbastanza comprensibile, visto che riporta i nomi delle principali fermate (corrispondenti ai nomi delle vie). Nota stonata: la mappa ha ancora l’indicazione "proposta" e anche qualche fermata contrassegnata da un pallino rosso corrispondente a "fermata proposta". Un particolare che forse rischia di creare qualche dubbio in chi deve usare il servizio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Settembre 2012
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