Napolitano a Cernobbio: “C’è ancora molta strada da fare”
Il Presidente della Repubblica ha auspicato la riforma elettorale e ha assicurato che si adopererà «perché in Italia venga condiviso l'impegno a dar seguito e sviluppo agli impegni presi in sede europea»
Il presidente della Repubblica si adopererà «perché in Italia venga condiviso l’impegno a dar seguito e sviluppo agli impegni presi in sede europea». Questa è la risposta che Giorgio Napolitano ha dato ai congressisti e ai giornalisti riuniti al Forum Ambrosetti in corso in questo Weekend a Cernobbio. Una risposta diretta alle preoccupazioni espresse in queste ore dalle cancellerie europee e degli Stati Uniti per il mantenimento delle misure di risanamento varate dal governo Monti, nel momento in cui non dovesse essere più premier.
Secondo il Capo dello Stato, l’Italia comunque sta facendo la sua parte per risollevarsi: in meno di dieci mesi è stato realizzato un denso programma di provvedimenti destinati al risanamento della finanza pubblica e all’avvio delle riforme strutturali. Ma non bisogna illudersi che tutto questo basti. «Non ci sfuggono – ha infatti aggiunto il Presidente – la gravità del peso del nostro debito pubblico e i nodi ancora da sciogliere in politica ed economia. Non è il caso di farsi illusioni o di abbandonarsi a facili entusiasmi: c’è ancora molta strada da fare prima di uscire dalla crisi».
Fondamentale in questo caso secondo il presidente è varare la riforma elettorale: «Dobbiamo rinnovare la nostra fiducia nel metodo democratico e favorire un sereno svolgimento della competizione elettorale – ha spiegato Napolitano, esprimendo la speranza che – sia predisposta una riforma elettorale da tempo necessaria per garantire la governabilità del sistema politico. Le elezioni sono da tenersi entro e non oltre aprile 2013».
A Cernobbio intanto è atteso anche Mario Monti, che in un sondaggio tra gli intervenuti al workshop gode di molta popolarità: oltre l’80 per cento di banchieri, imprenditori ed economisti vorrebbe un suo reincarico. Mentre Romano Prodi, anch’egli presente ai lavori ha ipotizzato anche un "Probabile Monti-bis dopo il voto": l’ex premier ha infatti detto che, se dopo le elezioni ci sarà una "impasse", è probabile un rinnovo del governo tecnico.
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