Presidi e docenti: il caos è generale

Si lavora senza sosta all'Ufficio scolastico varesino dove si stanno affrontando le assegnazioni delle cattedre. Decisi i presidi reggenti, si mette mano agli organici

Primo settembre, la scuola riparte. A meno di due settimane dalla prima campanella, però, il clima è tutt’altro che sereno.  Presidi reclutati all’ultimo minuto, docenti di ruolo che vagano senza cattedra, precari che solo oggi hanno ricevuto la convocazione per l’assegnazione dei contratti a tempo determinato.
All’Ufficio scolastico di Varese da giorni si fanno le ore piccole per risolvere tutte le questioni burocratiche e organizzative. Il ritardo è di un mese netto, legato alla lentezza con cui il Ministero ha dato le comunicazioni circa i trasferimenti e l’assegnazione delle cattedre.
Da lunedì alla scuola Pellico di Varese inizieranno a chiamare i docenti precari per la scuola primaria mentre martedì alla Vidoletti sarà la volta del ciclo secondario. I posti a  disposizione non sono molti, grazie anche all’ingresso in ruolo di 269 docenti: professori con alle spalle svariati anni di precariato. Non tutti, però, hanno raggiunto l’obiettivo perchè la sicurezza della cattedra non esiste sempre.

Intanto,i 390 dirigenti “sospesi” hanno deciso di costituirsi comitato e di avviare un ricorso in appello contro la sentenza del Tar: « Prima non potevamo perchè c’era la richiesta di sospensiva dell’Ufficio regionale – spiega la portavoce del coordinamento Amanda Ferrario – Ora però vogliamo far sentire la nostra voce, siamo persone che hanno investito tantissimo in questo concorso e che si sono viste respingere proprio quando stavano superando l’arrivo».
 

La prossima sarà una nuova settimana di fuoco per il personale dell’Ust, mentre nei singoli istituti è già ora di stabilire i programmi e i progetti per l’anno che sta per partire.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Settembre 2012
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