Son contento solo se… faccio gli auguri a Gianmarco
Pozzecco compie 40 anni, vissuti intensamente dentro e fuori dal parquet. Facciamo insieme gli auguri al "Pagliaccio numero uno"
"Al giorno d’oggi Pozzecco ne farebbe 40". Chissà quante volte negli ultimi anni, avari di risultati e ancor più di personaggi per il basket italiano, abbiamo pensato, detto o sentito una frase come questa. E così il giorno giusto è arrivato: il Poz ne ha fatti 40, non sottoforma di punti bensì di candeline spente sulla torta. Nato a Gorizia – occhio però: lui è di Trieste – il 15 settembre 1972 il playmaker più amato d’Italia compie dunque quarant’anni vissuti intensamente, sul parquet ma anche fuori.
Ora che non gioca più (l’ultima presenza ufficiale è una partita in C Dilettanti a Capo d’Orlando, con 10 punti segnati) e si alterna tra Formentera e i commenti in tv al campionato, è bello tornare a vedere i filmati di una carriera irripetibile, non per numero di vittorie ma per le emozioni che ha saputo offrire al suo pubblico.
Gli inizi tra Udine e Livorno con l’influenza di Ray Sugar Richardson, e poi la fantastica cavalcata di Varese culminata nella notte stellata dell’11 maggio ’99 quando la metamorfosi si è completata. Da "Mosca atomica" a "Pagliaccio numero uno" con il naso rotto, i capelli rossi, la canotta dei Roosters insanguinata e uno scudetto storico cucito sul petto. Il Poz ha lasciato Varese nel 2002 ed è diventato croce e delizia dei tifosi della Fortitudo prima di una breve tappa a Saragozza, di un biennio a Mosca e del gran finale a Capo d’Orlando. Nel mezzo il dolore infinito per la morte di Chicco Ravaglia e le vicissitudini azzurre con l’esclusione dagli Europei ’99 e il fantastico argento olimpico del 2004 dopo aver sculacciato Iverson, Wade e il Dream Team intero nell’amichevole di Colonia. Il tutto divertendosi in prima persona, facendo divertire il pubblico e strappando un sorriso anche ai tifosi avversari perché uno così lo puoi criticare ma non gli potrai mai volere male. Per il 40° compleanno, sul sito Creative Hoops c’è la possibilità di vedere un collage filmato dei momenti più belli del Poz e quella di lasciare un messaggio di auguri. Cosa che naturalmente potrete fare anche nei commenti a questo articolo: glieli faremo avere. Il primo è il nostro: auguri fenomeno. Altre parole, non ce ne vengono.
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