Malati di Sla in sciopero della fame “Facciamo sul serio”

Oltre 70 disabili gravi sono in sciopero della fame da giorni per protestare contro il taglio dei fondi per i non autosufficienti

«Sono saliti a 70 i disabili gravi e gravissimi in sciopero della fame. E tutto nel silenzio più assoluto del nostro governo e nell’indifferenza della classe politica. E’ una cosa vergognosa». E’ l’accorato sfogo di Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre onlus, che ha indetto lo sciopero della fame per i malati come forma estrema per richiamare l’attenzione sulla mancanza del Piano per l’autosufficienza. All’appello protesta hanno risposto in molti, con estrema determinazione: «Le ultime adesioni sono arrivate dalla Sicilia: 18 disabili gravissimi dell’associazione ‘Sicilia risvegli’ onlus hanno deciso di partecipare con noi allo sciopero della fame per sollecitare lo sblocco dei fondi per l’assistenza ai malati e il varo del Piano per l’autosufficienza. Noi non ci fermiamo – ha confermato Lamanna – Cosa vogliono, il morto? Se continua così lo avranno».

I disabili in protesta

La protesta è nata contro il mancato reintegrodel fondo non autosufficienza, eliminato nel 2010 e solo parzialmente ricostituito con il decreto stabilità, e si sta protaendo da giorni: la situazione sta diventando difficile per molti malati che rischiano realmente di andare incontro a situazioni critiche. «Qualche anno fa per Eluana Englaro tutti si sono esposti, tutti hanno detto la loro, ora per settanta malati gravi che hanno scelto questa forma per loro veramente estrema di protesta nessuno spende una parola».

«Nessuno del mondo politico si è mosso – ha denunziato la presidentessa dell’associazione –  tranne l’Associazione Luca Coscioni e Rifondazione comunista-FdS. E anche la stampa mantiene nel silenzio questa protesta»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Ottobre 2012
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