Prezzi chiari dal dentista. Nuova convenzione per gli Artigiani
Il welfare cerca nuove strade. I laboratori odontotecnici puntano alla trasparenza dei listini. Ziliotti: «Noi garantiamo la qualità del nostro lavoro e dei materiali utilizzati»
Nel pieno della crisi, il welfare cerca altre strade e si organizza: mutue private, convenzioni e reti di imprese per fornire servizi sanitari e assistenziali ai propri dipendenti. A pochi giorni dall’annuncio della nascita del Giunca (Gruppo imprese unite nel collaborare attivamente) da parte di dieci industrie manifatturiere, Confartigianato Varese ha presentato una nuova convenzione per le prestazioni odontoiatriche e odontotecniche che si inserisce nei servizi garantiti dalla Moa, la società di mutuo soccorso dell’Associazione artigiani.
Una bella sfida che ha nella trasparenza, rispetto ai prezzi e alle rispettive competenze, e nella affidabilità le sue principali caratteristiche. La convenzione viene stipulata dall’Associazione artigiani da una parte e laboratori odontotecnici e studi odontoiatrici dall’altra. Questi ultimi si impegnano a fornire agli associati e ai dipendenti di confartigianato, ai soci della Moa e Anap (Associazione nazionale anziani e pensionati) una serie di prestazioni a prezzo agevolato secondo un tariffario inserito nella convenzione con una doppia indicazione: il costo totale del lavoro finito, cioè quello che fa pagare il dentista, e il costo dell’odontotecnico. In questo modo nessuno puo’ giocare allo scaricabarile.
Ecco qualche esempio: per una corona (dente) in zirconio pressato o di silicato il costo a lavoro finito è di 700 euro (che comprende anche il lavoro dell’odontecnico che ammonta a 200 euro, quindi all’odontoiatra vanno 500 euro); per una protesi con elementi ceramica si spendono 1.500 euro (costo dell’odeontotecnico 500 euro).
Alla convenzione hanno già aderito 36 laboratori odontotecnici sui 200 presenti in provincia di Varese, ognuno puo’ indicare agli associati fino a 5 studi odontoiatrici. «Si tratta di una sperimentazione che durerà dal 31 gennaio al 31 dicembre 2013– spiega Antonio Ziliotti, presidente nazionale della Fe.Na.Od.I -. Noi garantiamo che tutto il lavoro venga fatto nei nostri laboratori, soprattutto con materiali originali e certificati Ue».
«Abbiamo già scritto all’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Varese.
– aggiunge Dorina Zanetti, responsabile settore odontotecnici di Confartigianato – siamo in attesa di una risposta».
Potranno usufruire di questa convenzione tutti coloro che aderiscono alla Moa quindi anche tutti i privati che decidono di iscriversi pagando una quota a seconda della formula scelta. «Le società di mutuo soccorso – spiega Massimo Pella, responsabile dei servizi alla persona – sono complementari rispetto al sistema pubblico, danno un servizio importante e non fanno utili. In questo momento di grande difficoltà del welfare noi siamo un’alternativa veloce ed efficiente per quanto riguarda le prestazioni e i tempi di erogazione».
Un’altra novità inserita nel Moa è la formula “A casa mia”, un servizio di assistenza domiciliare infermieristica- riabilitativa, non sanitaria e ospedaliera. «Si tratta del principio di sussidiarietà di cui tanto si parla e che noi pratichiamo dal 1949, per i nostri 2.550 iscritti e per un bacino di utenza di 40 mila persone» conclude Pella.
(foto sopra: Dorina Zanetti, Massimo Pella, Antonio Ziliotti, Pietro Cantini)
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