I vincitori di DocumentaMy 2012
La prima edizione del festival del documentario è stata vinta dalla giovanissima regista di Pordenone, Caterina Shanta, autrice di "E' troppo vicino per mettere a fuoco". Premio del pubblico parimerito a Emanuela Mascherini e Mattia Coletto
Si è conclusa la prima edizione di DocumentaMy, neonato festival del documentario varesino. Per cinque giorni proiezioni, dibattiti ed incontri con gli autori hanno animato la sala cinematografica Filmstudio90 di via De Cristoforis, a Varese, con un ottimo successo di pubblico. Ad animare le ultime due giornate i documentaristi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, che hanno tenuto un affollato workshop per addetti ai lavori e che domenica hanno presentato il loro ultimo documentario "Il castello", film pluripremiato che racconta un anno passato all’aeroporto di Malpensa.
I due documentaristi, insieme al giornalista di VareseNews Michele Mancino ed alla critica cinematografica Mariolina Gamba, hanno consegnato i premi per la prima edizione di concorso riservata a giovani autori (massimo 35 anni) e lavori della durata massima di 30 minuti.
L’edizione 2012 di DocumentaMy è stata vinta dalla giovanissima regista di Pordenone, Caterina Shanta, autrice del documentario "E’ troppo vicino per mettere a fuoco".
Questa la motivazione: un film che, attingendo con coraggio a un archivio privato, tenta di raccontare in modo personale e intimo due grandi fatti della storia recente e si sforza di trovare un’impossibile giusta distanza, lasciando inevitabilmente aperto e irrisolto il finale.
Il documentario racconta la vita di Caterina vista attraverso lo sguardo fotografico dei due padri, entrambi militari dell’esercito. Una microstoria che intreccia alcuni eventi che hanno segnato la grande storia, dalla caduta del muro di Berlino fino alla seconda guerra del golfo. Tutti i materiali fotografici utilizzati provengono interamente dall’archivio della famiglia di Caterina, comprese le immagini del conflitto.
Il Premio del pubblico (oltre 100 persone hanno votato i lavori) è stato vinto da due lavori a pari merito: "Dinamite" di Emanuela Mascherini e "Nanach revolution" di Mattia Coletto.
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