Sciopero bianco, arrivano le “sanzioni” per lettera

Circa quattrocento le lettere inviate ai ragazzi del Gadda-Rosselli che sono usciti dalle aule lunedì. Il dirigente Ciccarelli: "Atto dovuto, c'era una violazione del regolamento"

Dopo lo "sciopero bianco" nei corridoi, al Gadda-Rosselli partono le lettere di "sanzione" agli studenti che lunedì sono usciti dalle aule unendosi alla protesta. Secondo fonti interne alla scuola, sarebbero 400 le lettere inviate ai ragazzi (se maggiorenni) o alle loro famiglie: lunedì mattina, già prima delle 9, i registri di classe sono stati portati in segreteria per identificare i ragazzi che si erano allontanati dall’aula.

«Si tratta di un atto dovuto, dal momento che gli studenti non hanno rispettato il regolamento» chiarisce il dirigente scolastico Giorgio Ciccarelli, che nei giorni scorsi aveva richiamato le norme con una circolare interna in vista dello "sciopero bianco". Nella lettera si dice che il dirigente scolastico «sanziona il comportamento tenuto dall’alunno», richiamando in ogni caso le «finalità educative» del provvedimento. «È un atto amministrativo necessario, anche sotto il profilo della sicurezza in istituto: immaginatevi ad esempio le conseguenze che potevano esserci nel caso di un allarme incendio». Di certo le lettere inviate a casa hanno sollevato diverse proteste: i ragazzi non solo contestano il provvedimento amministrativo, ma anche mettono in risalto il costo sostenuto dalla scuola. «Non ci sono i soldi per le fotocopie, ma per mandare le lettere sì», scrivono i ragazzi, a volte sovrastimando il numero complessivo delle comunicazioni inviate.

Al di là delle ammonizioni, il preside entra comunque anche nel merito della protesta dei ragazzi e delle motivazioni. «Nel loro documento vengono indicati diversi problemi esistenti, ma non si individuano le responsabilità». Su alcuni punti legati alla gestione interna all’istituto, Ciccarelli risponde direttamente al documento degli studenti«Posso dire che sulle gite d’istruzione e le altre uscite didattiche la scuola ha sempre creduto e continua a credere, una dimostrazione recente è il progetto ad Albizzate per le visite guidate all’oratorio visconteo».
Su altri aspetti, il dirigente fa notare che si lamenta la scarsità di spazi e risorse,  elementi che non dipendono direttamente dall’istituto. «In passato ho sempre segnalato i problemi e i limiti emersi, in particolare all’ente proprietario della struttura. Oggi in molti plaudono alla iniziativa dei ragazzi, ma i problemi hanno radici nel passato». E in effetti le manifestazioni degli studenti puntano a contestare le scelte fatte a livello nazionale dal governo, più che a sollevare questioni specifiche dei singoli istituti.

E se la protesta sta saldando l’esperienza di diverse scuole (come ha dimostrato soprattutto la manifestazione di Busto), Ciccarelli rileva anche che al Gadda-Rosselli «c’è chi sta coordinando da fuori le proteste, mi pare molto evidente anche leggendo gli articoli dei giornali». Per ora in via De Albertis non sono annunciate nuove iniziative, ma sabato è in programma la manifestazione unitaria degli studenti di Gallarate e dintorni, anticipata la mattina dal presidio in Viale dei Tigli.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Novembre 2012
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