Allevamento abusivo sequestrato, animali affidati al sindaco

Una trentina di galline, 6 conigli e un maiale detenuti senza alcun rispetto della normativa sono stati sequestrati dal servizio tutela animali e dai Carabinieri. Secondo la legge è il sindaco (con l'Asl) che dovrà provvedere

E’ stato sequestrato, nei giorni precedenti al Natale, un allevamento abusivo per animali destinati alla macellazione a Lonate Pozzolo. A salvare le vite di diversi animali pronti ad essere macellati e messi in tavola per le feste natalizie, ci hanno pensato gli uomini del Servizio Interprovinciale Tutela Animali, in collaborazione coi Carabinieri della locale Stazione. Il servizio di tutela animali aveva individuato un fatiscente ricovero realizzato in legno e rete metallica nel terreno agricolo di un privato in via Arno e ha proceduto al sequestro preventivo, a carico di ignoti, di 28 polli, 6 conigli e un maiale. Le bestie da cortile erano detenute all’interno del ricovero, in condizioni fisiche e igienico-sanitarie alquanto precarie del tutto incompatibili con la loro natura e causa di gravi sofferenze come attestato dal medico veterinario della Polizia Giudiziaria presente durante il sopralluogo.

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Polli, conigli e un maiale salvati dai Carabinieri 4 di 8

Entrambi i ricoveri in cui era tenuto il pollame erano realizzati con rete metallica e alcune assi di legno che non offrivano agli animali alcuna protezione dal gelo, cosa a cui il proprietario degli animali aveva cercato di porre rimedio con dei teli di plastica malamente apposti intorno alla struttura;  nemmeno la pavimentazione è risultata idonea, costringendo gli animali a stabulare su un terreno reso fangoso e limaccioso dalla condensazione dell’ingente quantità di vapore acqueo (umidità) presente nell’aria;  stessa situazione di inadeguatezza è stata verificata per la conigliaia che non offriva agli animali alcuna protezione dal gelo. All’interno della conigliaia, inoltre, tutti gli esemplari sia quelli di sesso maschile sia quelli di sesso femminile, erano alloggiati in gabbie metalliche semiarrugginite prive di idonea lettiera in paglia per consentire loro di sostare su una superficie calda, sicché i medesimi risultavano esposti al freddo e al gelo stabulando direttamente sul nudo metallo, con poco cibo a disposizione, infreddoliti, impossibilitati a muoversi e senza possibilità di dissetarsi giacché l’acqua a loro disposizione era completamente ghiacciata per la mancata protezione dal gelo.

La situazione più grave era quella del suino che non aveva nè il tatuaggio, nè una merchetta auricolare per l’identificazione.  L’animale è stato trovato stremato dal freddo e dalla stanchezza in quanto era costretto in un recinto colmo di fango freddo, senza possibilità di coricarsi su un giaciglio caldo (paglia) e asciutto essendovi nella sua disponibilità solo una tettoia che, in quanto tale, non offriva all’animale alcuna protezione dal gelo, dal freddo e dalle intemperie; nella disponibilità dell’animale non vi era né acqua né cibo al punto da portare i segni del denutrimento e della disidratazione. Pollaio, conigliaia e porcilaia sono stati sottoposti a sequestro e gli animali affidati alle cure del Comune e in particolare del sindaco come previsto dalla legge. Dovrà essere lui, infatti, a disporre l’assistenza medica e sanitaria, un luogo adatto per la loro sopravvivenza e il cibo necessario unitamente al personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ASL competente per territorio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Gennaio 2013
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