Zanzi: “Basta con i politici di professione!”
Ambrogina Zanzi si presenta con Lombardia civica, la lista di Gabriele Albertini che "rappresenta un segno di discontinuità forte nel generalizzato clima di tristezza morale e di proposte demagogiche e populiste".
“La rinascita del nostro Paese passa dalla responsabilità di tutti per perseguire il bene comune nelle idee, nei fatti e nei comportamenti”. Con una simile visione della vita, Ambrogina Zanzi torna a mettersi in gioco con la politica, o meglio, con la voglia di amministrare. Non è nuova, infatti a questo tipo di esperienza perché ai tempi della giunta Fassa fu una battagliera consigliera comunale indipendente.
Scende in campo, o sale in politica, come usa dire il premier e lo fa con Gabriele Albertini che lei considera “un uomo capace e indipendente oltre che serio ed onesto. L’ho conosciuto bene quando era sindaco del comune di Milano dove sono stata presidente del Collegio dei Revisori dei conti (ruolo tecnico e non politico). Gabriele Albertini rappresenta un segno di discontinuità forte nel generalizzato clima di tristezza morale e di proposte demagogiche e populiste”.
Ambrogina Zanzi, nata e cresciuta a Varese, si è laureata in Economia presso l’Università Cattolica di Milano. È dottore commercialista e docente di materie economiche con molteplici esperienze nella pubblica amministrazione. È molto conosciuta in provincia anche per il suo assiduo impegno in campo socio-culturale e per la sua attenta e appassionata partecipazione alla vita del territorio. È presidente, fra l’altro, dell’associazione Amici del Sacro Monte di Varese, luogo patrimonio dell’umanità, una realtà di oltre 450 soci.
La sua attuale scelta non è stata facile. “La tentazione di cadere nell’antipolitica è stata forte – afferma – ho un rifiuto verso i partiti che mi hanno profondamente delusa. Fare un passo indietro è, però, da codardi: la rinascita passa dalla responsabilità di tutti per perseguire il bene comune nelle idee, nei fatti e nei comportamenti. A motivo di ciò, con determinazione, faccio un passo avanti e metto a disposizione razionalità e immaginazione, professionalità ed esperienza amministrativa al servizio della provincia di Varese, con particolare attenzione al mondo dei giovani, delle donne e degli anziani”.
Rispolvera la grinta e la determinazione quando riflette su ciò che sta vivendo il nostro territorio.
“Ci rendiamo conto – dice con fermezza – che in Regione Lombardia si va a votare con due anni di anticipo e con un numero molto elevato di arresti e di indagati per reati gravi? Basta con i politici di professione! A più libertà deve corrispondere più legalità, a più liberismo più solidarietà, a più benessere individuale più cura del bene comune. Senza compromessi. Questa è la promessa che dobbiamo fare anzitutto a noi stessi”.
Da qui alcune proposte precise. “Mi batterò affinché vengano eliminati i contributi ai gruppi regionali. Le nomine sulla sanità debbono essere indipendenti dai partiti. A tal proposito apprezzo molto la candidatura dell’amico prof. Paolo Cherubino per il suo intento riformista.
La provincia di Varese fa onore alla Lombardia e all’Italia per la sua economia tenace e combattiva, l’operosità della gente, la generosità discreta, l’attaccamento alle proprie radici, alla cultura e alle tradizioni di questa terra. Spiace molto constatare che alcuni partiti, che qui attingono voti a piene mani, snobbino clamorosamente il nostro territorio proponendo candidati del tutto estranei ad esso”.
Una scelta che, a parte le incertezze legate al momento, viene ribadita con chiarezza.
“Mi impegno con determinazione a dare il mio apporto per rivitalizzare la nostra provincia, con progetti e facce nuove, soprattutto difendendo ad oltranza il lavoro e le imprese. Ciò che più mi fa male è vedere nei nostri giovani i volti spenti dalla rassegnazione: vorrei tanto che in loro tornasse uno sguardo di fiducia verso il futuro.
La discontinuità con gli errori del passato e la massima continuità con il miglior spirito riformista e popolare che ha governato la Lombardia in questi anni sono i pilastri della proposta politica di Lombardia civica e all’origine della mia stessa candidatura”.
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