Artista, scrittrice, amica: un addio carico di ricordi quello del Liceo Frattini alla professoressa Emanuela Biancuzzi
Il Liceo Artistico Angelo Frattini di Varese si stringe nel ricordo della prof.ssa Emanuela Biancuzzi, scomparsa ieri dopo una lunga malattia
Il Liceo Artistico Angelo Frattini di Varese si stringe nel ricordo della prof.ssa Emanuela Biancuzzi, scomparsa ieri dopo una lunga malattia, affrontata con la sua consueta carica creativa, che l’ha condotta alla recente pubblicazione del meraviglioso libro/CD “Le isterocomiche avventure di Martino l’Uterino” .
“Ne consigliamo l’ascolto e la lettura per godere ancora della sua vitalità travolgente, della sua ironica intelligenza che i colleghi del Frattini hanno apprezzato insieme alla sua profonda etica professionale”.
Alessandra Ferrario ricorda quando “Emanuela attraversava il corridoio con il suo passo veloce e deciso da friulana, aperta a tutte le possibili scoperte quotidiane, coltivando in chi la incontrava sguardi irrituali e sempre nuovi sul mondo e cercando di nutrire negli studenti la passione, la precisione e l’etica del lavoro che sempre sostenta la creatività personale”.
Anche gli alunni ne evocano la profonda ricchezza che la poteva rendere talvolta molto esigente, ma che in realtà dimostrava la sua volontà di trarre il massimo dalla crescita scolastica ed umana dei propri allievi.
Ricorda la prof.ssa Donata Vanerio che “Emanuela era molto intransigente, ma a ragion veduta, poiché riusciva ad ottenere fiducia dai ragazzi e piena attenzione alle tematiche proposte, senza mai cadere nella banalità”.
Il liceo Frattini piange un’artista grafica vera e capace che ha collaborato ad importanti progetti; ma soprattutto un’amica, “un’amante della natura, della compagnia e delle grandi risate, sempre felice di mangiare pasticcini come se non ci fosse un domani e di ballare coi Rolling Stones. Un’amica con cui era bello visitare in un solo giorno 10 mostre di arte moderna e contemporanea a Milano, e svegliare tutta Treviso cantando a squarciagola nel freddo in faccia alla luna”.
Anche la vicepreside Sonia Rela evoca, “in quel suo carattere energico e schietto, la presenza di un magnetismo che in aula docenti ti costringeva ad ascoltarla e rimanere incantato dai suoi racconti”.
“Quel magnetismo che da vicino era un incantesimo e da lontano – raccontala prof. Elena Ceci – era voglia di raggiungerla in Friuli per lasciarsi sorprendere ancora una volta dalla sua energia vitale e dalla forza che emanava e che era, in fondo, tanto amore.”
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